C’è sempre qualcuno che si perde nelle profonde e vaste acque oceaniche: 13 anni fa era toccato al piccolo pesce pagliaccio di nome Nemo e ad aiutare suo padre Marlin a ritrovarlo era stata anche Dory, una dolce pesciolina chirurgo blu con la memoria corta. Adesso tocca a lei perdersi, cioè, in verità si era già persa un bel po’ di tempo fa, ma noi scopriamo soltanto ora cosa le era accaduto e soprattutto chi aveva perduto nel suo allontanarsi da casa non ricordando più la strada del ritorno: una famiglia. A 13 anni da Alla ricerca di Nemo ecco dunque lo spin off Alla ricerca di Dory, nuovo film d’animazione Disney Pixar diretto da Andrew Stanton, già presentato in anteprima e in apertura del Taormina Film Fest e del Giffoni Film Festival, da giovedì 15 settembre in oltre 700 sale, anche in 3D, distribuito da Walt Disney Company Italia. “Mi sono reso conto che il futuro di Dory mi preoccupava – racconta il regista- la questione delle sue perdite di memoria era rimasta irrisolta, cosa sarebbe accaduto se si fosse nuovamente smarrita?”
Non si è invece smarrita Carla Signoris tornata con entusiasmo a dar voce, oggi come allora, alla generosa ed altruista Dory che, sin da piccola, soffre di “perdita di memoria a breve termine” ed è praticamente impossibile dimenticarlo – tranne che per lei ovvio – perché lo ricorda a chiunque incontri durante tutto il film, con i “pensieri che vanno via e le idee che cambiano”. L’abbiamo conosciuta già grandicella che viveva sulla barriera corallina con Nemo e Marlin, ma com’era da piccola? E dove e con chi stava? Dubbi che assalgono improvvisamente la stessa Dory a un anno dall’avventura vissuta con i suoi due amici, papà e figlio, certo la più importante delle loro acquatiche vite, quando tra un flashback e l’altro inizia a ricordare due volti noti e amati, una casa e soprattutto che le piacevano tanto le conchiglie, il che la salverà. Così è pronta per un’altra avventura, quella che stavolta vedrà lei al centro di tutto e che la porterà alle sue sorprendenti origini nel grande Parco Oceanografico della California, che è anche un centro di cura, riabilitazione e liberazione per animali marini ammalati. Nel corso del suo nuovo perdersi e poi ritrovarsi, Dory incontrerà personaggi strani e buffi, ma tutti con un’anima grande, anche se in alcuni casi la deve un po’ cercare: un polpo arancione e un po’ burbero di nome Hank, un beluga che ha perso ogni traccia di autostima per il suo sonar difettoso di nome Bailey e una dolce balena squalo che sbatte contro ogni muro o scogliera perché completamente miope, ma tutti sapranno dimostrare alla fine coraggio, amicizia e soprattutto nuova fiducia in se stessi, nonostante i loro difetti. Un film che insegna a grandi e piccoli l’importanza della famiglia, della solidarietà, dell’altruismo, del credere in se stessi e soprattutto dell’accettazione delle diversità degli altri. Anche Carla Signoris ha accettato di lanciarsi un una nuova avventura che è, appunto, quella di tornare a doppiare in italiano Dory, anzi, non vedeva l’ora come ci racconta nella nostra breve videointervista durante la quale non esita a definirla “il personaggio più bello della mia carriera”:
Decisamente doc anche le altre voci italiane di Alla ricerca di Dory: Luca Zingaretti è ancora Marlin, Massimiliano Rosolino è il Pesce Luna, Licia Colò è se stessa, ovvero la voce del Parco Oceanografico, Stefano Masciarelli è ancora la tartaruga Scorza, Baby K è la ricercatrice Debbie.