330 appuntamenti in 8 giorni tra 200 film, incluse le repliche, anteprime, cortometraggi e documentari, convegni e lezioni di cinema e 7 focus sugli attori, 350 gli ospiti attesi. Denso e ricco il programma del Bif&st 2015 presentato oggi a Roma, sesta edizione del Bari International Film Fest che forte del successo delle edizioni precedenti e delle 70mila presenze al Bif&st 2014, torna anche quest’anno al teatro Petruzzelli dal 21 al 28 marzo, promosso dalla Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo e prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission.
Numeri che in tempi di crisi farebbero pensare a costi impossibili, e invece no: 1.200.000 il costo dell’edizione 2015, incredibile e dirsi, 100mila Euro meno dello scorso anno, poco davvero per una manifestazione come questa. “È pieno di grandi festival costosissimi in cui si guarda al red carpet, alle star, agli ospiti ma senza alcuna idea di cinema, mentre il Bif&st ne ha una precisa e anche una curiosità di cinema – dice con orgoglio Ettore Scola – gli altri festival inseguono la cronaca, la popolarità, lasciando fuori in questo modo una fetta di pubblico importante, come quella dei giovani che hanno sì bisogno di lavoro, ma anche di allegria e cultura”. Un Festival che “rappresenta l’esibizione di un’intenzione politica, quella cioè di incubare in un territorio un’anima produttiva che attraverso lo sguardo alla cultura pensi anche all’economia e a ridisegnare i confini culturali di un territorio” ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Inaugurazione affidata all’anteprima di Tempo instabile con probabili schiarite, nuovo film di Marco Pontecorvo in uscita il 2 aprile con Luca Zingaretti, Carolina Crescentini e John Turturro; seguirà il giorno dopo quella de L’ultimo lupo di Jean-Jacques Annaud, kolossal da 38 milioni di dollari coprodotto da Cina e Francia e girato quasi interamente in Mongolia nelle nostre sale dal 26 marzo; poi Ex Machina di Alex Garland; Ho ucciso Napoleone di Giorgia Farina al cinema dal 26 marzo con Micaela Ramazzotti, Libero de Rienzo, Adriano Giannini, Thony, Pamela Villoresi, Elena Sofia Ricci; Slow West di John Maclean; si chiude sabato 28 con Ritorno al Marigold Hotel di John Madden, con Maggie Smith, Judy Dench, Richard Gere, Penelope Wilton e Bill Nighty.
Otto le lezioni di cinema precedute ognuna da un film del maestro: si comincia con Sir Alan Parker e dal suo Midnight Express (Fuga di mezzanotte) del 1978. Sarà poi la volta del regista francese Jean-Jacques Annaud dopo la proiezione di Sette anni in Tibet del 1998 e prima dell’anteprima italiana del già citato L’ultimo lupo. Seguirà il regista greco Costa-Gavras che trarrà spunto per la sua lezione da Amen del 2002 sul controverso rapporto fra il pontificato di Pio XII e il nazismo. E ancora Ettore Scola che terrà la sua master class dopo la proiezione di Una giornata particolare del 1977 nella nuova versione restaurata dalla Cineteca Nazionale e per il quale ottenne la sua prima nomination all’Oscar. E il polacco Andrzej Wajda, Oscar e Leone d’oro alla carriera, racconterà i suoi 50 anni da regista partendo da uno dei suoi ultimi film Katyn del 2007 sui crimini dei sovietici in Polonia all’inizio della seconda guerra mondiale. Ci sarà poi il tedesco Edgar Reitz, autore di Heimat, film in 30 episodi lungo più di 54 ore che vanta un’infinità di riconoscimenti. E Margarethe von Trotta che presenterà il suo nuovo film The Mispalced World già presentato a Berlino e in uscita in Germania il 7 maggio e baserà la sua lezione su Anni di piombo, Leone d’Oro a Venezia nel 1981 e premio Fipresci. A chiudere, e c’è gran fermento, Nanni Moretti, che riceverà anche il Federico Fellini Platinum Award, con una lezione a sorpresa dopo la proiezione di Caro diario, premiato al Festival di Cannes 1994 e vincitore di numerosi altri premi. A tutti i registi verrà consegnato il Fipresci 90 Platinum Award.
Da segnalare la retrospettiva dedicata a Francesco Rosi, scomparso il 10 gennaio scorso e vergognosamente dimenticato nei ricordi della cerimonia degli Oscar, con 17 film incluso Unico – Rosi racconta Volontè realizzato per il Bif&st da Marco Spagnoli.”Un omaggio a un grande amico e a un grande regista che non avremmo mai voluto fare” dice l’ideatore e direttore artistico del Bif&st 2015 Felice Laudadio. “Un regista che sapeva cos’è il cinema e come va fatto, soprattutto in Italia, paese dei misteri e dell’oblìo” aggiunge il presidente Ettore Scola. Retrospettiva con 24 pellicole anche per Fritz Lang cui è intitolato pure un convegno.
Questi i film in concorso nella sezione competitiva Panorama internazionale : Shelter di Paul Bettany con Jennifer Connelly, opera prima del celebre attore britannico (Usa 2014); Graziella di Mehdi Charef con Rossy De Palma (Francia 2014); Road 47 di Vicente Ferraz con Sergio Rubini (Brasile-Portogallo 2014); Discount di Louis-Julien Petit con Olivier Barthelemy (Francia 2015); Jamais de la vie di Pierre Jolivet con Olivier Gourmet (Francia 2015); Accused di Paula van der Oest, film candidato all’Oscar (Olanda-Belgio-Svezia-Lussemburgo 2014); Miss Julie di Liv Ullmann con Jessica Chastain, Colin Farrell, Samantha Morton (Norvegia-UK-Irlanda-Francia 2014); L’antiquaire di François Margolin con Anna Sigalevitch e Michel Bouquet (Francia 2015); The Guide di Oles Sanin (Ukraina 2014); Le temps des aveux di Régis Wargnier con Olivier Gourmet (Francia-Cambogia 2014); Kafkas der Bau di Jochen Alexander Freydank, vincitore nel 2007 di un Oscar per un suo cortometraggio (Germania 2014).
Fuori concorso il documentario italiano Magicarena di Andrea Prandstraller e Niccolò Bruna, scritto e prodotto da Agnese Fontana, backstage della superba messinscena dell’Aida di Giuseppe Verdi allestita da La Fura dels Baus all’Arena di Verona.
La serata finale per la consegna dei premi dell’ItaliaFilmFest al Teatro Petruzzelli sarà condotta dall’attrice e regista Stefania Rocca.