Con l’anteprima di Zona d’ombra di Peter Landesman, il thriller prodotto da Ridley Scott con Will Smith e Alec Baldwin nelle nostre sale da giovedì 21, si apre stasera, sabato 2 aprile, il Bif&st 2016, ovvero il Bari International Film Festival ideato e diretto da Felice Laudadio. Un programma ricco anche quest’anno, composto da anteprime internazionali e mondiali, opere prime e seconde, corti, documentari, eventi speciali e masterclass, peraltro curato, fino a pochi giorni prima della scomparsa, dal presidente Ettore Scola al quale la rassegna rende omaggio con un tributo che prevede un libro, incontri e dibattiti e una retrospettiva essenziale che immancabilmente si intreccerà con quella di Marcello Mastroianni di cui ricorre il ventennale della morte, fatta di 50 film, più matriale d’archivio vario proveniente dalle Teche Rai e dall’Istituto Luce: Scola fu infatti il regista che diresse l’attore in più film, 10 per la precisione. A Scola è intitolato anche il premio che quest’anno verrà assegnato alla miglior opera prima o seconda.
Tra le anteprime internazionali, oltre al già citato Zona d’ombra, troviamo due film italiani in anteprima mondiale: Veloce come il vento di Matteo Rovere con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis, e Vieni a vivere a Napoli di Guido Lombardi, Francesco Prisco e Edoardo De Angelis con Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato, Antonio Casagrande e Giovanni Esposito. E poi Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein di Paul McGuigan con Daniel Radcliffe, James McAvoy, Jessica Brown Findlay; L’uomo che vide l’infinito di Matt Brown con Jeremy Irons, Dev Patel e Stephen Fry; Jailbirds di Audrey Estrougo con Sophie Marceau; Agnus Dei di Anne Fontaine con Lou de Laâge e Criminal di Ariel Vromen con Kevin Costner, Gary Oldman, Tommy Lee Jones, Gal Gadot e Ryan Reynolds.
12 i film in concorso al Bif&st 2016 per le migliori opere prime e seconde dell’anno: Arianna di Carlo Lavagna, Assolo di Laura Morante, Banat – il viaggio di Adriano Valerio, Bella e Perduta di Pietro Marcello, In un posto bellissimo di Giorgia Cecere, La Macchinazione di David Grieco, La terra dei Santi di Fernando Muraca, L’attesa di Piero Messina, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Pecore in erba di Alberto Caviglia, Suburra di Stefano Sollima e Un posto sicuro di Francesco Ghiaccio. Due quelli fuori concorso: Né Giulietta né Romeo di Veronica Pivetti e il cortometraggio Un’altra storia di Dario Piana.
Nuova sezione che si inaugura quest’anno è l’ItaliaFilmFest/Nuove proposte in anteprima mondiale dove incontriamo in concorso 8 film italiani giudicati da una selezione del pubblico e dalla sceneggiatrice e critica cinematografica romena Dana Duma: Amo la tempesta di Maurizio Losi; Due Euro l’ora di Andrea D’Ambrosio; Il traduttore di Massimo Natale; L’età d’oro di Emanuela Piovano; L’universale di Federico Micali, La notte è piccola per noi di Gianfrancesco Lazotti; Senza lasciare traccia di Gianclaudio Cappai e The Plastic Cardboard Sonata di Enrico Falcone. Fuori concorso Il figlio sospeso di Egidio Termine; My father Jack di Tonino Zangardi; Nemiche per la pelle di Luca Lucini.
Tanti i riconoscimenti assegnati dal Bif&st 2016 ai 20 migliori film dell’anno che saranno consegnati di serata in serata: il Premio Mario Monicelli per il miglior regista e il Premio Piero Tosi per i migliori costumi vanno a Matteo Garrone e a Massimo Cantini Parrini per Il racconto dei racconti; il Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore e il Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista vanno a Kimerafilm e a Luca Marinelli per Non essere cattivo di Claudio Caligari, il Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto a Paolo Genovese per Perfetti sconosciuti dello stesso Genovese, il Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura a Nanni Moretti, Francesco Piccolo, Valia Santella per Mia madre di Moretti, il Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista, il Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista e il Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche vanno rispettivamente a Valeria Golino, Massimiliano Gallo e a Epsilon Indi per Per amor vostro di Giuseppe Gaudino; il Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista a Sonia Bergamasco per Quo vado? di Gennaro Nunziante al secolo Checco Zalone; il Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Luca Bigazzi per Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino; il Premio Dante Ferretti per la migliore scenografia a Livia Borgognoni per La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu; il Premio Roberto Perpignani per il miglior montaggio a Jacopo Quadri per Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
Protagonisti di conversazioni pubbliche ognuno dopo la proiezione di un suo film Paolo Virzì, Toni Servillo, Ornella Muti, Jacques Perrin, tutti premiati con il Premio Fellini 8½ .