Chi ha detto che un Supereroe non può essere sordo? Superdeafy lo è e se la cava benissimo, meglio pure di tanti altri supereroi con l’udito a prova di ultrasuoni. È il protagonista di No Ordinary Hero – The SuperDeafy Movie, opera seconda del regista sordo Troy Kotsur che racconta, appunto, del primo supereroe che non sente, protagonista femminile l’attrice americana, sorda pure lei, Marlee Matlin che certo ricorderete perché ha vinto l’Oscar con Figli di un Dio minore. Il film è uno dei due eventi speciali del Cinedeaf, Festival Internazionale del Cinema Sordo, dal 5 al 7 giugno al Teatro Palladium di Roma.
Se chiedi in giro cos’è il cinema sordo, i più rispondono che è quello muto, invece è tutt’altro: il cinema sordo è quello fatto da chi non sente per chi non sente, senza la voce che non può ascoltare ma con i segni che può vedere, con quella lingua cioè che si chiama Lis e che per interpretare la mamma di un ragazzo sordo nel nuovo film di Beppe Gaudino intitolato Per amor vostro, nelle sale in autunno, ha dovuto imparare pure Valeria Golino (leggi l’intervista a Valeria Golino), madrina d’onore della terza edizione del Cinedeaf ideato e promosso dall’Istituto Statale per Sordi di Roma, prima scuola pubblica in Italia per non udenti ma anche centro di formazione, documentazione e ricerca sulla sordità e spazio di incontro culturale per tutti, con l’obiettivo di inserire e valorizzare le potenzialità e le professionalità delle persone sorde nel settore cinematografico, e patrocinato da Mibact, MAECI, Regione Lazio, Rai, Comune di Roma.
30 i film in concorso in arrivo da tutto il mondo compresi Stati Uniti, Cina e Nuova Zelanda, da registi sordi e anche da registi udenti che hanno affrontato il tema della sordità, e pure dalle scuole perché è importante “sensibilizzare sin da subito i bambini sull’importanza del cinema sordo come esempio di integrazione – spiega Deborah Donadio, tra gli organizzatori della kermesse e maestra di Lis di Valeria Golino – per seminare qualcosa che in futuro possa crescere e con l’obiettivo principale di rendere visibili le capacità artistiche e visive del mondo dei sordi e di aprire una porta per la conoscenza del loro mondo.” E sul suo ruolo di maestra “è stata un’esperienza indimenticabile – aggiunge – perché innanzitutto ho insegnato la mia lingua, quella con la quale sono cresciuta, e in secondo luogo perché il mio sogno sin da piccola era quello di entrare nel mondo del cinema, ma ho sempre saputo che sarebbe stato complicato, lavorare in un mondo di udenti per una persona sorda è difficile. Poi ho incontrato Valeria e per me è stato come ricevere un messaggio: che se il destino lo vuole, si può fare”.
Due gli eventi speciali: sabato 6 giugno The Tribe, opera prima dell’ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, film rivelazione alla Settimana della critica di Cannes 2014, premiato al Milano Film Festival e già nelle nostre sale, sarà presente la protagonista sorda Yana Novikova; mentre domenica tocca al già citato No Ordinary Hero – The SuperDeafy Movie di cui abbiamo parlato in apertura.
Non mancano naturalmente lavori italiani come Il Professionista di Antonio Cannata (guarda il trailer a fine articolo), un thriller d’azione, mafia, droga, soldi, amori intrecciati e situazioni familiari, tutto in Lis con quattro attori sordi, girato con la tecnica della steady cam mobile e del movimento ottico ed effetti luce particolari a farne un film “molto agitato” dice il regista, per un “impatto visivo in più.”
Il Cinedeaf è anche occasione di crescita culturale offrendo la possibilità di eventi come forum e workshop di approfondimento accessibili ai sordi come quello sul riconoscimento della loro lingua. In Europa infatti solo L’Italia, Malta e Lussemburgo non hanno ancora riconosciuto a livello nazionale la Lis, la Lingua dei Segni, ma qualche passo avanti nel nostro paese va comunque segnalato: dopo la Sicilia, il Piemonte e l’Abruzzo infatti, il 6 maggio scorso anche la Regione Lazio l’ha riconosciuta predisponendo tutele e servizi in favore dei sordi. Così il Cinedeaf promuove la campagna di sostengo all’iniziativa chiamata #LazioLoveLIS, testimonial anche Chef Rubio, protagonista di Unti e Bisunti su Dmax e membro del comitato di sostegno Amici del Cinedeaf, con una divertente videoricetta della pasta Cacio e Pepe in Lis e il compito di consegnare i premi nella serata conclusiva.
Il Cinedeaf ha il sostegno di molti personaggi del mondo del cinema e della cultura, da Dario D’Ambrosi, direttore del Teatro Patologico a Patrizio Roversi autore e conduttore di Linea Verde, dal critico Mario Sesti all’attore Giulio Scarpati, dal regista e autore Andrea Segre a Flamina Giorgi Rossi della casa editrice Bianco e Nero, fino alla scrittrice italo-somala Igiaba Scego e a Loredana Cornero, segretaria generale della comunità radiotelevisiva italofona.
Tutto il programma del Festival su www.cinedeaf.com
Ecco il trailer de Il Professionista di Antonio Cannata: