La musica torna in piazza per la Festa del Lavoro. 37 band e 8 conduttori, anzi 9, per il Concertone del Primo Maggio 2015. Direttamente da The Voice of Italy sul palco saliranno J-Ax e Noemi, ma non Piero Pelù che l’hanno scorso aveva attaccato Renzi definendolo “il non eletto, ovverosia il boy scout di Licio Gelli” e accendendo una polemica che si è trascinata per giorni tra il rocker toscano e il premier, e ci mancherà, né tanto meno ci saranno i Facchinetti, o meglio il team Fach, e ce ne faremo una ragione.
Presenti invece i Bluvertigo, ovvero Marco Castoldi, in arte Morgan, e Andrea Fumagalli, alias Andy, appena riuniti; da Napoli gli Almamegretta e pure Teresa De Sio e James Senese & Napoli Centrale, da Milano Enrico Ruggeri e Pfm, da Aosta Alessio Bertallot, da Sarajevo il grande ritorno di Goran Bregovic, da Roma Paola Turci, Alex Britti e anche i Kutso, da Firenze Irene Grandi. C’è Emis Killa e “spero che la mia presenza possa coinvolgere i tanti ragazzi che mi seguono nel sentirsi protagonisti di questa società e di battersi ogni giorno per cambiarla e renderla migliore – scrive su Facebook il rapper di Vimercate – suoneró per voi questo 1º maggio, per mia madre, per tutti gli umili lavoratori e per chi in passato ha perso la vita per esprimere un’ idea”; e pure il rapper di Avellino Ghemon, poi Lacuna Coil, Levante, Lo Stato Sociale, Ylenia Lucisano, Med Free Orkestra, Nesli, Santa Margaret, Tinturia, Tarantolati di Tricarico. E poi le strane coppie, tra integrazione e diversità: Enzo Avitabile e l’ivoriano Alpha Blondy, il pop di Mario Venuti e il folk di Mario Incudine, il world italiano di Daniele Ronda & Folklub assieme alla tarantella calabrese del suo re, Mimmo Cavallaro. E pure i tre finalisti del contest 1MNEXT per artisti emergenti.
A presentare quest’anno Camila Raznovich: “sono molto contenta di essere su quel palco – dice la conduttrice del Kilimangiaro – per me è un po’ come tornare alle mie origini musicali, ma in una giornata così importante per l’Italia e quindi sono onorata”. Ma sul palco a darle una mano salgono anche otto degli ex conduttori storici degli anni passati: Mollica, Massarini, la Maugeri, Silvestrin, Pannofino, Vergassola, Santamaria e Paolo Rossi.
Torna dunque il Concertone del Primo Maggio 2015 organizzato da ben 25 anni in Piazza San Giovanni a Roma nel giorno della Festa dei Lavoratori da Cgil, Cisl e Uil, “l’unico concertone gratuito d’Europa” ricorda Carmine Barbagallo, segretario generale della Uil, e come accade ormai dal 1999, Rai3 lo manda in onda in diretta diviso in tre parti: la prima dalle 16.00 alle 18.55, la seconda dalle 20 alle 21, la terza dalle 21.05 alle 24, il tutto preceduto da un’anteprima dalle 15 alle 16, la regia è di Cristian Biondani. Una “diretta totalizzante” la definisce Andrea Vianello, direttore della rete che già al mattino, dalle 10 alle 11, trasmetterà in diretta la manifestazione nazionale con i comizi dei tre sindacati confederali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmine Barbagallo che si doveva tenere a Lampedusa e invece si fa a Pozzallo, nel ragusano, dove arrivano tanti sbarchi ma “c’è anche tanto lavoro nero” ricorda Gianna Fracasso della Cgil.
“La conferma di un sodalizio tra questa eccezionale iniziativa dei sindacati e Rai3 – dice ancora Vianello – che ne è la casa abituale da tanti anni, è un connubio che funziona e che ci piace. Perché quella giornata in cui si celebra il diritto fondamentale che è il lavoro è una grande occasione di riflessione e di pensiero, ma anche una grande festa della musica e quest’anno siamo veramente in presenza del concerto più ricco dal punto di vista artistico del 2015”.
La solidarietà fa la differenza, Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti. Nessuno escluso, il lungo slogan di quest’anno e il riferimento è sì al lavoro, ma anche ai disperati che continuano ad arrivare e a morire sulle nostre coste e nel nostro mare nel tentativo di fuggire dalla guerra del loro paese. “Nei momenti di crisi aumentano le guerre e le differenze e la forbice tra poveri e ricchi, questa dei rifugiati è una questione ineludibile – dice Barbagallo – l’Europa si deve porre il problema e dare soluzioni. E noi dobbiamo fare in modo che questa riflessione sia capace anche di dare soluzioni, ma non si esporta la democrazia con i carri armati. Oggi anche i nostri giovani hanno bisogno di tanta solidarietà per la ricerca di un lavoro che questo paese diventa sempre più complicato”.
Cambio della guardia invece all’organizzazione: non più lo storico direttore artistico dal 2001 Marco Godano, ma Carlo Gavaudan e Massimo Bonelli rispettivamente di Ruvido Produzioni/Mismaonda e iCompany. “Il cast è molto eterogeneo – dice Bonelli – si va dal pop all’alternative, per dimostrare che il primo maggio può essere il pioniere e dar voce alla musica che spesso non trova spazio nei mass media più importanti, del resto la nostra mission è lavorare sul paese reale. E poi a rispecchiare tema dell’integrazione e della solidarietà”.
“Abbiamo voluto creare una sorta di retropalco nel backstage – aggiunge Gavaudan – per una doppia conduzione, con battute in video tra una canzone e l’altra senza disturbare la musica per raccontare il clima della manifestazione”.
Il concerto sarà seguito anche da RaiRadio2.