A Daniele Pecci il teatro piace molto. Shakespeare ancora di più. “Definirlo attuale è riduttivo – ci dice nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – è l’uomo, il poeta che ha parlato con maggiore profondità dei meandri dell’animo umano, quindi delle nostre paure, gioie e sogni, e con le parole e le storie più belle e incredibili”. L’anno scorso era Amleto (qui la nostra intervista a Daniele Pecci per il debutto in Amleto), ruolo, quello del principe di Danimarca, che riprenderà in autunno, ma questa estate l’attore romano salta dal XVI secolo al Medio Evo e si trasforma in Enrico V, dramma storico shakespeariano scritto dal Bardo tra il 1598 ed il 1599 e in realtà poco rappresentato, per il Globe Theatre di Gigi Proietti a Roma, dove debutta venerdì 21 luglio per restare fino al 6 agosto (ad eccezione del 24 e 31 luglio) sul palcoscenico dell’unico teatro elisabettiano in Italia, cui il testo è “il più celebrativo in assoluto” dice. “Una doppia sfida, ma siamo molto fiduciosi di poter fare un buon lavoro” aggiunge Daniele Pecci che, oltre ad interpretare il re d’Inghilterra che conquistò la Francia affiancato in scena da un gruppo di giovani e giovanissimi attori, di Enrico V cura anche l’adattamento e la regia. Ecco la nostra videointervista a Daniele Pecci:
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