Riecco Gazebo, ma stavolta non solo a tarda sera. Da domani, martedì 20 settembre, su Rai 3 arriva infatti Gazebo Social News, striscia quotidiana in access time, tutti i giorni, o quasi, dal martedì al venerdì alle 20.10, con raddoppio il venerdì alla consueta ora, le 23.45 o giù di lì, come ci aveva anticipato già Diego Bianchi nella nostra videointervista in occasione dei nuovi palinsesti Rai. Dal consueto retropalco del Teatro delle Vittorie di Roma torna dunque il political-social show ideato e condotto, appunto, da Diego Bianchi in arte Zoro a raccontarci non solo i fatti della settimana ma del giorno, con il consueto piglio ironico e divertente, ma anche con una sensibilità empatica rara quando i temi e i personaggi al centro delle storie lo richiedono, quelle grazie alle quali “nel corso degli anni abbiamo quadagnato una sorta di autorevolezza” dice Diego Bianchi, come le storie ricorrenti e spesso drammatiche dei migranti: a tal proposito, puntata speciale di Gazebo lunedì 3 ottobre, terzo anniversario del tragico naufragio nelle acque di Lampedusa che fece 366 vittime, dopo il film Fuocoammare di Francesco Rosi. Politica, attualità, videoinchieste e videointerviste, classifiche social, ospiti in studio e musica live da tutto il mondo oltre a quella della band di casa, la Resident, con Roberto Angelini e Giovanni Di Cosimo; i disegni di Marco Dambrosio (Makkox) – che è anche coautore con Zoro, Andrea Salerno e Antonio Sofi – l’inviato speciale, nonché neo direttore del neo TGBello Mirko Matteucci, di professione tassista e di terzo nome Missouri 4; e ancora gli spiegoni di Marco Damilano e Francesca Schianchi e la regia di Igor Skofic. Diverse le novità, oltre all’orario, a cominciare dalla sigla, per finire con una sorta di mini soap opera dal sapore amaro e geniale, Un posto alcoa (ogni riferimento a Un posto al sole cui Gazebo è chiamato a fare da traino non è assolutamente casuale), interpretata da un gruppo di (veri) operai del Sulcis in perenne, ormai, protesta, e di cui avrete un assaggio al termine della nostra nuova videointervista a Diego Bianchi:
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