Nel 1930 al sanatorio dell’ospedale romano Forlanini ci sono un bel po’ di ragazzi malati di tisi. L’età e la malattia, più o meno le stesse per tutti, creano un legame destinato purtroppo a spezzarsi all’improvviso con un colpo di tosse, così fine degli scherzi, degli stornelli cantati a letto con la chitarra, delle battute sulla morte cui nessuno di loro può fare a meno di pensare. Se ne vanno uno ad uno, resta solo lui: si chiama Saturnino, ma già tutti lo chiamano Nino, arriva dalla Ciociaria e ancora non lo sa ma ha un futuro nel mondo dello spettacolo che lo porterà a diventare l’artista che tutti conosciamo e abbiamo amato, Nino Manfredi. In arte Nino è il film per la TV che vedremo presto su Rai 1 e che ieri sera ha aperto in anteprima la decima edizione del Roma Fiction Fest. Prodotto da Compagnia Leone Cinematografica in collaborazione con Rai Fiction e diretto da Luca Manfredi, il figlio regista di Nino, è magistralmente interpretato da Elio Germano che con la sua solita naturalezza sembra riportarlo davvero in vita con quell’identico modo di parlare, le espressioni della faccia e quello sguardo tra l’ironico e il malinconico che ha contribuito alla sua grandezza sul grande e piccolo schermo. Ad affiancarlo un cast di tutto rispetto in cui troviamo Stefano Fresi, che interpreta Tino Buazzelli, Miriam Leone, Giorgio Tirabassi, Paola Minaccioni, Duccio Camerini, Anna Ferruzzo. La storia si concentra sui vent’anni che vanno dal 1939 al 1959, ovvero dai 18 ai 38 anni di Nino Manfredi, e con freschezza e ironia racconta, oltre che della sua vittoria sul male a colpi di battute e stornelli, del suo complesso rapporto con il padre Romeo che lo vuole laureato in legge e allora lui studia di nascosto recitazione all’Accademia d’Arte Drammatica dopo essere stato fulminato dall’incontro con tre giovani attori in un’osteria romana; ma anche della guerra, del sesso sperimentato per la prima volta con una giovane prostituta e poi l’incontro con Erminia, l’amore di una vita, e il matrimonio, l’inizio della sua carriera fino a Canzonissima che lo consacra divo. Ieri sera sul red carpet del Roma Fiction Fest poco prima della proiezione, abbiamo incontrato Elio Germano e la signora Erminia Manfredi, ecco le nostre videointerviste:
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