“Ci credo abbastanza, la petizione ha raccolto quasi undicimila firme e se la riaprissimo dopo l’uscita del film probabilmente ce ne sarebbero ancora molte altre”. Ne è convinto David Grieco, regista de La macchinazione, film tributo a Pier Paolo Pasolini, per lui “un debito enorme da pagare a un uomo che ha contribuito in modo determinante alla mia formazione”, è convinto, dicevamo, che la commissione parlamentare chiesta così a gran voce scoprirà davvero la verità sulla morte del poeta, scrittore, drammaturgo, regista, giornalista bolognese morto ammazzato a Ostia, sul litorale romano, nella notte tra il primo e il 2 novembre 1975. Per David Grieco, che con Pasolini ha condiviso una grande amicizia e tanto lavoro, non è andata come è stato detto allora e come ci è stato voluto far credere per quarant’anni, non è stato Pino Pelosi detto la Rana, un ragazzo di 17 anni della borgata romana vicino alla malavita nera capitolina, per difendersi da una violenza. Si è trattato invece di un complotto, una macchinazione, appunto, ben preparata e studiata nei dettagli per eliminare un uomo che aveva scoperto troppo sulla P2 e sul suo uomo più importante, Cefis, capo dell’ENI e manovratore occulto denunciato nel libro di un certo Steimetz. Così ecco il film La macchinazione, prodotto da Propaganda Italia della “coraggiosa” Marina Marzotto, in sala dal 25 marzo grazie a Microcinema, ed ecco Massimo Ranieri a interpretare finalmente Pier Paolo Pasolini (qui la nostra videointervista a Massimo Ranieri): “ci conosciamo da 35 anni – ci racconta Grieco – io l’ho sempre preso in giro per questa somiglianza così come prendevo in giro Pasolini. Non potevano esserci altri attori, gli ho detto: se tu fai il film io faccio il film, sennò ci rinuncio”. Nel cast anche Roberto Citran che è Steimetz, Libero De Rienzo che è Antonio Pinna (qui il nostro video in cui Libero De Rienzo parla del personaggio) , l’esordiente Alessandro Sardelli che fa Pelosi (qui il nostro video in cui Alessandro Sardelli racconta la sua esperienza) e Milena Vukotic che è la mamma di Pasolini. Un film nato quasi in risposta a quello di Abel Ferrara che lo ha fatto imbestialire, e che spera farà discutere come accadeva con i film di tanti anni fa, ci dice ancora David Grieco nella nostra videointervista:
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