Dunque rieccoci, rullo di tamburi e fiato sospeso che tra poche ore l’Italia avrà la sua nuova Miss. Spettacolo vecchio? Obsoleto? Antico? Poco aderente all’attuale figura della donna tosta e tutta carriera, tempi e crisi permettendo? Ce lo chiediamo tutti gli anni, e soprattutto ce lo siamo chiesto tre anni fa quando la Rai mollò Miss Italia, il concorso di bellezza firmato Mirigliani, e nessuna TV sembrava volerlo più. Poi se lo prese La7 ed eccolo ancora qui, nella sua 67esima edizione prodotta come la precedente da Magnolia, a dispetto di tutto e tutti, a far parlare e sparlare di sé quasi come il Festival di Sanremo, che annuncia novità e innovazioni ad ogni edizione ma poi alla fine sempre Sanremo è. “Miss Italia oggi rappresenta una donna libera, la donna italiana moderna, dando un’opportunità di lavoro” dice del resto la patron Patrizia Mirigliani, in palio d’altronde, oltre a titolo e corona, contratti dai vari sponsor, una borsa di studio da 10mila euro e una parte nel prossimo film prodotto da Massimo Ferrero, e come sottovalutare tutto ciò di questi tempi? Lo stile poi somiglia sempre di più a quello di un talent show, d’altronde Miss Italia non è in fondo il talent sulla bellezza più antico che ci sia?
Finalissima dunque stasera, domenica 20 settembre, in diretta dal Pala Arrex e per il terzo anno di fila su La7 e pure su La7D e in streaming live sul sito della rete. In 33 come i trentini che trotterellando entrarono a Trento, le aspiranti reginette di bellezza, concedeteci la quasi arcaica definizione, sono invece entrate a Jesolo, e non più a Salsomaggiore Terme come da tradizione, sorridendo, ma una soltanto continuerà a farlo uscendone con la corona in testa, quella di… dite la verità, lo ricordavate che Miss Italia 2014 si chiama Clarissa Marchese?
La serata si preannuncia tuttavia uno spettacolo vero e proprio. Intanto perché a condurla è per il secondo anno consecutivo Simona Ventura, che tra poco vedremo su Fox Life con Il contadino cerca moglie, e tanto di cappello, pronostici però non ne fa: “è stata dura scegliere – dice – ma abbiamo 33 ragazze, ognuna ha un suo perché a modo suo e per me sono almeno 10 quelle che possono arrivare alla corona, ma sarà il pubblico con il televoto a scegliere”.
Novità, si diceva, per venire incontro ai tempi. Integrazione e incontro di religioni il tema di quest’anno tanto che concorre anche una ragazza marocchina, Ahlam El Brinis, non italiana ma nata in Italia, già data per favorita ma “non è detto che diventi Miss Italia” dice Simona. E anche Giuliana Ferraz, papà e mamma brasiliani, Osaremen Mangano di mamma nigeriana, Amanda Munini e Vincenza Botti di origini slovacca e venezuelana. E poi ci sono le curvy contro ogni tentazione anoressica: se nel 2011 fu inclusa la taglia 44, oggi si è arrivati fino alla 52, ma la titolare della taglia comoda ha avuto vita breve perché è stata subito bocciata dal web. Come dire, scheletriche no, ma neanche troppo tonde. D’altronde “il concorso è al passo con i tempi e racconta anche i cambiamenti della società – dice ancora Simona – per noi si tratta di un test ma è il pubblico da casa che poi ci rivela i suoi gusti”, sia dietro lo schermo di una TV che di un pc. Non proprio pelle e ossa neanche le due vallette recuperate da Miss Italia 2014 e 2013: Sara Afi Fella e Marta Benincasa. “Miss Italia ha fatto il suo piccolo lavoro promuovendo le cosiddette curvy, ora gli stilisti facciano la loro parte” ammonisce Patrizia Mirigliani.
Anche i tre giudici, il numero minimo per un talent moderno che si rispetti, sono a dir poco accattivanti, soprattutto nel loro doppio ruolo. Ognuno fa infatti da tutor a 11 ragazze giudicandone il talento, nel caso ne abbiano ovviamente almeno uno, ma soprattutto preparandole per il gran finale: da Claudio Amendola, tra poco opinionista de Il Grande Fratello, che incoronerà la vincitrice, a Joe Bastianich da Masterchef e non solo, quasi un invito alle ragazze a non digiunare che “non sempre la mela più bella è la mela più buona” declama, fino a Vladimir Luxuria, ex naufraga dell’Isola dei Famosi e molto altro, che l’anno scorso rifiutò di partecipare perché non erano ammesse aspiranti miss trans, tanto da definire il concorso “uno specchio offuscato dalla società attuale che è fatta anche di persone che hanno deciso di cambiare sesso”, e che quest’anno invece ha detto sì nonostante la Mirigliani non escluda che in futuro ciò si possa fare ma “per ora non ci saranno cambiamenti su questo fronte”. Peccato. “Io credo che Miss Italia debba essere aperta a tutte, a chiunque si senta donna dentro, senza alcuna distinzione, a prescindere dai gusti, dal colore, da qualsiasi cosa – ci ha detto a tal proposito Margherita Paroli, alias Miss Gaya 2015, ovvero la lesbica più bella d’Italia – e mi auguro di poter arrivare presto anche qui in Italia a un’apertura più spontanea e non indotta. Prima o poi ce la faremo anche noi e avremo una Miss Italia senza gusti o con tutti i gusti del mondo”. Speriamo.
E veniamo al programma della serata. La prima prova che ridurrà le ragazze da 33 a 18 sarà una semplice sfilata. La seconda una performance, la terza di nuovo una sfilata ma in abito da sposa. Vuoi mettere? Un po’ deciderà il pubblico a casa, un po’ i giudici-tutor che alla fine della fiera sceglieranno la terza semifinalista. Rimaste quindi soltanto in tre, saranno decimate dall’ultima, terribile prova che consiste in sfilate varie e interviste.
E poi ci sonio gli ospiti: Baby K e Giusy Ferreri per la musica, l’incontenibile presidente sampdoriano nonché produttore cinematografico e già citato Massimo Ferrero per i commenti a bordo campo che possiamo già immaginare, e Morgan, grande assente di X Factor, che suonerà la colonna sonora della sfilata degli abiti da sera, rigorosamente composta dalle più belle canzoni d’amore italiane. “Morgan è stato il miglior giudice di X Factor, Giusy è la cantante uscita da un talent che ha venduto di più in Italia fino ad oggi, e Luxuria è più di una donna, per sensibilità e cultura”, dice soddisfatta la Ventura. E allora che Miss Italia sia.