Ballerina, modella, attrice madrilena, Rocio Munoz Morales è una delle più gradite conferme di Un passo dal cielo 4, una delle serie più seguite e amate di Rai 1 al via stasera, martedì 17 gennaio in prima serata con tante novità, come il forfait di Terence Hill e il nuovo capo della Forestale interpretato da Daniele Liotti (qui la nostra videointervista a Daniele Liotti) e l’arrivo di nuovi personaggi come Emma (qui la nostra videointervista a Pilar Fogliati) e Fedez (qui la nostra videointervista a Fedez). Eva però, interpretata appunto da Rocio Munoz Morales, è ancora a San Candido, alle falde delle Dolomiti, dalla scorsa stagione, a gestire il suo Bed&Breakfast che, a dire il vero, soffre un po’ la crisi. E anche il suo lavoro da modella, anche se può sembrare strano, pare non vada granché bene. Per fortuna incontra Fedez, qualcuno li fotografa insieme, si inventa una storia che non c’è e allora perché non renderla vera ( o quasi) visto che fa comodo a entrambi? Certo, Vincenzo Nappi (Enrico Ianniello, qui il suo esilarante videocommento sulla situazione), che oltre ad essere il vice questore di San Candido è anche il fidanzato di Eva, non la prende granché bene… “Ho imparato da Eva a prendere tutto con il sorriso – ci racconta Rocio Munoz Morales nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – però anche lei ha preso un po’ da me e infatti piangerà molto in questa stagione della serie come faccio io che mi emoziono con poco, e non me ne vergogno”. E sull’ipotesi di un finto fidanzamento di comodo, lei che è la compagna di Raoul Bova e mamma della loro bimba di un anno, risponde: “farei troppa fatica a fingere un fidanzamento, quindi rimarrei povera ma felice”. Ma per Rocio Munoz Morales, che abbiamo visto anche al cinema in Immaturi – Il viaggio e in TV in Tango per la libertà e, come dimenticarlo, a Sanremo 2015 ad affiancare Carlo Conti assieme a Emma e Arisa, arriva anche il teatro: il 31 gennaio debutta infatti al Teatro Ghione di Roma per poi partire in tournée con Certe notti, uno spettacolo di Antonio Grosso con la regia di Giuseppe Miale di Mauro che racconta, tra ironia e metafore, di cinque studenti e un professore infame e delle loro vite sconvolte, ma in un certo senso anche rigenerate, dal terremoto dell’Aquila che, ci rivela ancora Rocio, l’ha particolarmente turbata. Ecco allora la nostra videointervista a Rocio Munoz Morales:
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