Se siete anche soltanto predisposti al diabete o alla carie, questo film non fa per voi. Eppure, nonostante sdolcinato e a lieto fine come la più tradizionale delle favole, ha tuttavia il suo perché e il primo sta senza alcun dubbio nei due protagonisti, entrambi di una certa età, entrambi Premi Oscar, lei come protagonista di Io e Annie di Woody Allen nel 1977, lui come attore non protagonista di Million Dollar Baby di Clint Eastwood nel 2005, qui per la prima volta a fianco l’uno dell’altra: Diane Keaton e Morgan Freeman.
Il film in questione si in titola Ruth & Alex – l’amore cerca casa, che sono i loro nomi nella storia, è diretto da Richard Locraine, è scritto da Charlie Peters, è tratto dal libro Heroic Measures dell’autrice canadese Jill Ciment e sbarca nelle sale italiane giovedì 25 giugno distribuito da Videa, nello stesso giorno in cui il romanzo arriva nelle nostre librerie edito da Newton Compton. Ed ecco la storia che “è davvero di interesse umano – assicura Morgan Freeman – parla di persone che mantengono le cose ad un livello più pacato evitando eccessi da Sturm und Drang”.
Alex Carver, pittore ritrattista, e Ruth, insegnante, sono sposati da ben quarant’anni. All’epoca hanno avuto davvero tanto coraggio, intanto ad affrontare un matrimonio misto visto che lui è nero e lei bianca, contro ogni pregiudizio e anche contro il malcontento della famiglia di lei (di quella di lui non v’è traccia), ma non è un tema su cui il film insiste più di tanto, e poi anche andando a vivere in un piccolo appartamento di Brooklyn non proprio pronto all’uso, con tante scale e senza ascensore, ma Alex a Ruth ce la porta comunque in braccio come tradizione vuole. Naturalmente i due da giovani sono interpretati da altri attori, ovvero Korey Jackson e Claire van der Boom.
Dopo quattro decenni la casa però ha preso quota, il quartiere è diventato in, è cambiato e continua a cambiare, e questo diverte particolarmente Alex mentre tutte le mattine se ne va a passeggio con la loro canetta Dorothy. Così decidono di venderla. Non la canetta, la casa ovvio. Non tanto per i soldi, che sono disposti a reinvestire per intero in un altro appartamento, ma un po’ per le troppe scale, un po’, forse, per cambiare dopo tanto tempo di vita sempre uguale. Lui dipinge ancora ma non è che venda molti quadri, lei è in pensione, e si amano esattamente come il primo giorno.
Tra una visita e l’altra di possibili acquirenti organizzate dalla nipote logorroica e un po’ schizzata Lily che fa l’agente immobiliare e che è interpretata dalla Cynthia Nixon di Sex and the City, la coppia si lascia andare a ricordi e considerazioni, ma si confronta anche con la gente, conosce strani e variopinti personaggi, fa nuove amicizie persino: Alex, in particolare, lega molto con una bambina sveglia che la madre porta a tutte le visite libere solo per sdraiarsi sui letti delle case in vendita. Insomma, lo sguardo non volge solo al passato e la malinconia, inevitabile, è sempre misurata e levigata da un sorriso.
Ma altri due avvenimenti offrono a loro lo spunto per prendere posizione e reagire e a noi per conoscerli meglio: un tipo, che poi si scoprirà arabo, abbandona un tir su un ponte non lontano dalla loro residenza, si grida subito all’allarme bomba, all’atto terroristico e scatta la caccia all’uomo, così molti dei possibili acquirenti si sentono minacciati dall’evento a ridosso del loro possibile investimento. E quando l’uomo viene catturato e si scopre che non è certo imbottito di esplosivo, sarà un attimo che la circostanza assuma il ruolo di cartina tornasole rivelando tendenze razziste di certe persone e scatenando l’ira emotiva di Alex. Ma c’è di peggio.
Ruth non ha potuto avere figli, e cinicamente potremmo commentare che quindi la madre che si opponeva alle sue nozze con la scusa “pensa ai vostri figli” si era preoccupata inutilmente. I due però da 10 anni hanno Dorothy, la dolcissima canetta di cui sopra, che dopo l’ennesima lunga rampa di scale, crolla a terra guaendo senza riuscire più ad alzarsi. Inevitabile la corsa dal veterinario che la ricovera immediatamente e la sottopone a un intervento che ad Alex e Ruth costerà un sacco, ma che la farà tornare come nuova.
Alla fine di tre giorni così pregni di emozioni di ogni tipo, Ruth e Alex saranno cambiati e cambieranno la loro decisione. O forse torneranno solo sui loro passi perché invece sono sempre gli stessi.