Il Festival di Sanremo è come il Natale: arriva ogni anno, non piace a nessuno ma lo aspettano (e poi lo vedono) tutti, rievoca in ognuno ricordi d’infanzia e gioventù e non si sa mai cosa porterà in dono. E quando è finito, tutti a tirare le somme e a stilare bilanci. Sanremo 2015 non è stato da meno, dunque eccoci qui a fornire qualche dato e a lanciarci in qualche breve considerazione.
Ascolti. 11.843.000 milioni gli spettatori che hanno seguito sabato sera su Rai1 l’ultima puntata di Sanremo 2015 per uno share del 54,21%. Picchi d’ascolto di 14.816.000 di spettatori alle 22.38 al termine dell’esibizione di Giorgio Panariello e del 73.64% di share all’1,12 per la proclamazione dei vincitori: Il Volo, Nek e Malika Ayane. La media di tutte e cinque le serate è di 10.837.000 spettatori e del 48,64% di share: “il Festival della Canzone italiana più visto degli ultimi 10 anni” dice orgoglioso il direttore di Rai1 Giancarlo Leone – e il terzo dato più alto degli ultimi 15”. Vittoria annunciata, quella de Il Volo, e come quasi sempre accade, contestata. Ma tant’è.
Durata, costi e ricavi. Complessivamente durato 18 ore e 22 minuti, Sanremo 2015 è costato 15,7 milioni di Euro, ha incassato 21 milioni di pubblicità che sommati ai 700 mila Euro ricavati dalla vendita dei biglietti per l’Ariston, ha portato un saldo attivo per la RAI di 6 milioni d Euro.
Il conduttore e direttore artistico. Superpromosso Carlo Conti, ma non c’erano grandi dubbi, del resto ogni cosa che tocca trasforma in oro, vedi Tale e Quale Show. Un successo così soddisfacente che il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi già gli chiede come vestirà il prossimo anno. “Ho già prenotato una settimana di vacanza alle Maldive per quella settimana” risponde scherzando Conti, “ma quella che hai prenotato non corrisponde a quella del Festival” controbatte il direttore Leone. I Conti dunque tornano. O forse no. “Sono felicissimo – dice intanto questa mattina – che lo spirito di questo Festival che avevo in testa si sia trasformato in un programma televisivo dedicato alla gente e fatto per la gente e sono contento che il pubblico lo abbia apprezzato. Sono orgoglioso delle mie compagne di viaggio – continua – che hanno interpretato il loro ruolo anche meglio di quanto mi aspettassi e mi hanno commosso con le loro letterine finali. Ma la soddisfazione più grande – conclude Conti – è che in tre stazioni radio questa mattina ho sentito tre canzoni di Sanremo e allora ho vinto, anche per aver portato i Giovani in prime time, la vera scommessa vinta da questo Sanremo 2015. Se ho fatto qualche errore chiedo scusa” e ironizza sull’aver chiamato Nek e Conchita Wurst con i loro veri nomi, Filippo e Tom.
Le vallette. Promosse le vallette Emma, Arisa e Rocio, che ne abbiamo viste di peggio, anzi.
Esilarante Arisa che sul palco si è impappinata, ha riso senza freni per colpa degli “anestetici” che il dottore le ha dato dopo il piccolo incidente alla gamba, ha raccontato pure in conferenza stampa fatti privati tipo che ha il ciclo ma che a 32 anni sta per andare in menopausa, per cui vuole sbrigarsi ad andare all’Eurofestival. E non si smentisce neanche questa mattina: “io mi sono comportata come faccio ai miei concerti e ora tutti sanno che anche i miei concerti sono divertenti e spero verrà qualcuno in più a vederli” dice, poi annuncia di voler andare a Cuba “prima che arrivino gli americani” e poi a Londra “per imparare l’inglese”.
Rocio con i suoi proverbi, si è sciolta via via e comunque è sempre stata un bel vedere. Bella ma non altezzosa e tutt’altro che schiva “mi piacciono le critiche e mi piace crescere” dice questa mattina, e intanto continuiamo a vederla sempre su Rai1 in Un passo dal cielo a fianco di Terence Hill.
Emma è stata quella che è, e meglio di così non poteva fare: schietta, spontanea e “ho imparato a mantenere l’equilibrio con me stessa – dice questa mattina – e ad esserlo nonostante per il lavoro che faccio sia spesso difficile. Ho capito tante cose e ho lavorato molto su me stessa per essere più controllata e per non lasciarmi distruggere dalla situazione. Però ho anche capito che funziono meglio come cantante che come valletta, anche se è questione di gusti”. E poi annuncia: “dopo Sanremo torno ad Amici, mi ha convinto un altro coach”, ma non dice chi.
E così sia.