Avete presente il film Una notte al Museo? C’era Ben Stiller nei panni di un custode improvvisato di un museo dove di notte ogni cosa prendeva vita, dai personaggi dei dipinti agli animali imbalsamati. Adesso immaginatelo con la faccia di Alberto Angela e sostituite il presidente americano Roosevelt, alias Robin Williams, Attila e i tirannosauri scheletrici e agitati con personaggi molto più che vivi e vegeti come il maestro Riccardo Muti che racconta la storia dell’Aida, il professor Umberto Veronesi che parla del sogno della vita eterna e della vecchiaia, il navigatore Giovanni Soldini che narra di antichi viaggi per mare su imbarcazioni dei tempi andati, il logico e matematico Piergiorgio Odifreddi che svela i segreti della matematica e la sua nascita, la costumista premio Oscar Gabriella Pescucci che illustra la moda dell’antico Egitto e la storica Eva Canterella con i suoi racconti piccanti e spregiudicati sul sesso in quel di Abu Simbel e dintorni. Già perché non siamo in un Museo di storia naturale di New York come nella divertente pellicola di Shawn Levy, ma nel Museo Egizio di Torino, riaperto dopo imponenti lavori di ammodernamento e ampliamento il primo aprile scorso, quattro piano per 10mila metri quadri di esposizione a ospitare 200mila visitatori al giorno, il “primo museo egizio al mondo fuori dall’Egitto – sottolinea Alberto Angela – dove i cristalli sono così trasparenti che non li vedete”.
Stanotte al Museo Egizio è il titolo della serata speciale in onda stasera, giovedì 28 maggio, alle 21.15 su Rai1. “Sono più di vent’anni che filmiamo nei musei di notte perché di giorno c’è il pubblico e troppa confusione – racconta Alberto Angela – respiriamo queste atmosfere e le respiriamo da tanto. L’idea era quella di trasferire la sensazione di essere solo te e il reperto, te e il capolavoro, te e l’opera d’arte, a chi è a casa”. Trucchi e gioielli, parrucche e vestiti, tombe, papiri e poesie, e tra tutto ciò l’ombra del padre dell’egittologia Jean Francois Champollion e un custode d’eccezione come Alessio Boni, una “voce fuori campo in carne ed ossa” lo definisce Angela.
“Parleremo di amori scomparsi – anticipa Angela – come una tomba straordinaria intatta di un architetto e di sua moglie e con tutti gli oggetti quotidiani riemersi, da indumenti intimi con le iniziali proprio come quelli di oggi, alle parrucche, perché gli egizi portavano tutti delle parrucche altrimenti come facevano a tenere i capelli come vediamo sui disegni egiziani? E poi poesie riemerse dai papiri come quella di un colloquio fra tre alberi di un giardino di una casa ricca: sotto la loro ombra la padrona si incontra con il suo amante e uno di questi alberi si lamenta così: se non mi annaffi, io non potrò nascondere questi tuoi tradimenti”.
Una bella operazione culturale in prima serata che non resterà un evento singolo, assicura il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, che anticipa già nuovi appuntamenti probabilmente sugli Uffizi di Firenze e sui Musei Vaticani.