Anticipato mercoledì da Bella e Perduta di Pietro Marcello, già vincitore nel 2009 con La bocca del lupo, con Suffragette di Sarah Gavron si apre ufficialmente oggi, venerdì 20 novembre, la 33esima edizione del Torino Film Festival dedicato quest’anno a Orson Welles nel centenario della nascita con la presentazione di Quarto potere, L’infernale Quinlan e Rapporto confidenziale, tutti in versione restaurata. La Gavron è ospite della rassegna assieme alla sceneggiatrice Abi Morgan a presentare un film che, come del resto è facilmente intuibile dal titolo, racconta delle battaglie e delle rivendicazioni femminili, come il suffragio universale e quindi il voto alle donne, in una Londra dei primi del 900 con un cast femminile composto da Carey Mulligan nei panni di Maud, una lavandaia maltrattata dal marito, Helena Bonham-Carter e cameo di Meryl Streep, pellicola fortemente voluta dal direttore della kermesse Emanuela Martini in quanto “importante anche per il tema sociale” che vedremo al cinema la prossima primavera.
Oltre 200 film – 158 lungometraggi, 15 mediometraggi, 32 corti – dei quali 15 in concorso e tra questi 4 italiani: Colpa di comunismo di Elisabetta Sgarbi, ovvero le avventure di tre badanti rumene migrate in Italia, Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo, I racconti dell’orso di Samuele Sestieri e Olmo Amato e Lo scambio di Salvo Cuccia. 50 le anteprime mondiali, 71 quelle italiane.
Chiara Francini la madrina del Festival, regista ospite l’inglese Julien Temple, ospite d’onore il danese Nicolas Winding Refn, regista di Drive, che presenta la versione restaurata di Terrore dallo spazio di Mario Bava, il suo film cult. Due i premi alla carriera: il Cipputi a Francesca Comencini, il Gran Premio Torino all’inglese Terence Davies. Oltre a registi e cast dei film in gara, attesi anche Valerio Mastandrea (che è pure giudice) e Giuseppe Battiston che nella sezione Festa Mobile presentano in anteprima nazionale il nuovo film di Gianni Zanasi La felicità è una cosa complessa, e Franco Battiato.
Da segnalare per gli appassionati del genere, come il direttore Emanuela Martini, la sezione After Hours e la notte horror di domani, sabato 21 novembre con una maratona di film terrificanti tra cui l’ultimo prodotto da Wes Craven, The Girl in the Photographs di Nick Simon, e February di Oshgood Perkins, figlio di Anthony. Spazio anche alla fantascienza, ma d’autore, con l’apposita retrospettiva intitolata Cose che verranno. Qualche altro numero: 4 sale per un totale di 12 schermi, 2,4 milioni di Euro il budget. La chiusura sabato 28 novembre con la cerimonia di premiazione.