Daniele Silvestri, Subsonica, Litfiba, Afterhours, Niccolò Fabi, Renzo Rubino, Ghemon, Levante, LNRipley, Beatrice Antolini, Ministri, Luminal, Teatro degli Orrori, Andrea Rivera, Selton, Giovanni Truppi. E ancora Mama Marjas, Orchestra Mancina, Terraross, SFK, Fidoguido e Frank Buffoluto a giocare, anzi a suonare in casa perché tarantini doc. Sono gli artisti che a titolo completamente gratuito animeranno la quarta edizione di Uno Maggio Taranto, la manifestazione di musica e parole che da 4 anni il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, il gruppo nato nel 2012 dopo il sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva, organizza in modalità totalmente autofinanziata per la giornata dedicata alla festa del lavoro al Parco Archeologico delle Mura Greche del capoluogo pugliese grazie alla direzione artistica di Michele Riondino, anche lui made in Taranto, e Roy Paci cui quest’anno si aggiunge quella di Diodato. Tutto comincerà alle 14, a presentare saranno Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera, diretta Tv su Canale 85 e finestre informative su RaiRadio1.
Uno Maggio Taranto, o meglio #unomaggiotaranto, apre quest’anno anche all’arte con Riconversioni, un ricco programma di mostre, rassegne cinematografiche e teatrali, workshop, eventi sportivi e altri appuntamenti musicali come il DJ set del 30 aprile dei Subsonica, che poi saliranno anche sul palco dell’Uno Maggio, e il concerto del 28 aprile dei 99 Posse, per mostrare non solo la Taranto industriale e inquinata, ma anche la sua bella faccia artistica, culturale e geografica. E perché il concertone tarantino non è soltanto l’evento di piazza di un giorno speciale cui accorrere per ascoltare buona musica, ma la manifestazione che porta visibilità a quell’impegno politico e sociale che il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti si assume tutti gli altri giorni dell’anno nei confronti della popolazione e della città stessa, cercando da anni una soluzione che possa annullare l’assurda quanto letale contrapposizione tra i due diritti fondamentali dell’uomo: quello alla salute e quello al lavoro, per non dover continuare a scegliere tra il rischio di ammalarsi di cancro e il proprio posto in fabbrica. E a tutti coloro che combattono in difesa dell’ambiente.
“Siamo con Taranto quale emblema di una città che vuole risorgere dalle ceneri dell’interesse altrui e riappropriarsi della bellezza – dicono gli Afterhours – e non c’è nulla che ci stia più a cuore dei temi della salute, della sicurezza sul lavoro e del rispetto per la vita di ogni essere umano”. “Sono tornato a vivere a casa e sento ancora di più i disagi e la grande tristezza che i poteri forti recano al nostro territorio – spiega il cantautore di Martina Franca Renzo Rubino – continuiamo a perdere amici, e lavorare è diventato sinonimo di ricatto. Taranto è bellissima e devono saperlo tutti”. “Ci siamo stati lo scorso anno – ricordano i Subsonica – e abbiamo incontrato persone vitali e reattive che affrontano la realtà quotidiana di una città che riassume in sé tutte le contraddizioni della nostra Italia”. “Se c’è un posto in cui ha senso andare nel giorno della festa dei lavoratori è su quel palco – dice Daniele Silvestri – perché è veramente fatto dal basso, autofinanziato, autogestito, auto-tutto”. Ed ecco la nostra videointervista al direttore artistico Michele Riondino: