Si intitola 7 Minuti ma racconta molto di più il nuovo film di Michele Placido, in sala da oggi, giovedì 3 novembre con Koch Media, corale, amaro e tutto al femminile, con lo stesso Placido e con Ottavia Piccolo, Fiorella Mannoia (qui la nostra videontervista a Fiorella Mannoia), Ambra Angiolini (qui la nostra videointervista ad Ambra Angiolini), Cristiana Capotondi, Violante Placido, Maria Nazionale, Balkissa Maiga, Erika D’Ambrosio, Clemence Poesy, Sabine Timoteo, Luisa Cattaneo e Anne Consigny a portare sul grande schermo una storia vera verificatasi nel 2012 in Francia e già trasportata sul palcoscenico da Stefano Massini che ha collaborato poi alla sceneggiatura del film. Racconta di una giornata intera, forse la più lunga per le undici operaie del consiglio di fabbrica di un’impresa tessile passata in mani francesi. Mantengono il loro posto, ma la nuova proprietà chiede in cambio 7 Minuti del loro tempo, 7 Minuti dei 15 dedicati alla loro pausa pranzo, 7 Minuti che moltiplicati per tutte le trecento operaie della fabbrica sono 900 ore di lavoro in più al mese, tutte a costo zero e con zero nuove assunzioni. Lo capisce presto Bianca, la loro rappresentante, interpretata da Ottavia Piccolo, l’unica che arriva dalla versione teatrale, non lo capiscono subito invece le altre, e allora giù discussioni, chiusure, accuse e sospetti. “Nel film ho portato portato l’esperienza di 150 repliche teatrali e anche quella delle tante donne che poi venivano a parlare con noi dopo lo spettacolo – ci racconta Ottavia Piccolo – quindi l’esperienza di tutte le donne che ho incontrato in due anni di tournèe”. “Ad Angela poco importa il principio – ci dice Maria Nazionale che la interpreta – lei pensa solo a portare lo stipendio a casa, spero che questo film dia un messaggio forte”. “Parla di noi e della nostra vita quotidiana – sottolinea Balkissa Maiga che è Kidal – e chiunque si può ritrovarsi in questa situazione”. “Credo che la parola d’ordine sia riflettere – ci dice Erika D’Ambrosio che dà vita all’operaia più giovane, Alice – ora che ho fatto questo film mi preoccupo un po’ di più del futuro”. “Un film coraggioso e necessario per risvegliare le coscienze – ci dice Anne Consigny che interpreta la nuova proprietaria della fabbrica M. Me Rochette – spero lo vedano anche i giovani”. “Dobbiamo spiegare ai giovani che i diritti non sono negoziabili – torna a dire Ottavia Piccolo – ma forse è colpa della mia generazione che non l’ha spiegato bene”. Ecco dunque la nostra videointervista a Ottavia Piccolo, Maria Nazionale, Balkissa Maiga, Erika D’Ambrosio e Anne Consigny:
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