Gli anni passano e anche i bambinelli crescono, soprattutto quelli cicciottelli che se ce li metti a forza nella culla di legno del presepe vivente, la distruggono. È quanto accade in Non c’è più religione, il nuovo film di Luca Miniero in sala da mercoledì 7 dicembre, e soprattutto sull’isola di Portobuio, più o meno alle Tremiti, dove, dopo un bel po’ di anni passati al nord, torna Cecco, oggi in veste di sindaco, e si ritrova con Marietto, il suo amico di gioventù al quale, prima di partire, pare abbia rubato, o meglio, baciato la ragazza che poi si è fatta suora e adesso gestisce con tanto di tonaca la pizzeria del luogo. Ma non è tutto perché nel frattempo Marietto si è convertito all’Islam per sposare Aida (con l’accento sulla prima A), una bella ragazza della comunità magrebina dell’isola ora in dolce attesa, e adesso si fa chiamare Bilal. Dunque, in conclusione, visto che a Portobuio di bambini non ne nascono più, del resto come in quasi tutta l’Italia, si può chiedere “in prestito” un bambino alla prolifica comunità araba per farne il bambinello del presepe vivente? Certo, non tutti in paese sono d’accordo, ma sembrerebbe proprio l’unica soluzione. Non c’è più religione potrebbe essere definito una sorta di anti-cinepanettone: anche a Portobuio in fondo siamo a Natale o quasi, c’è il presepe, la stella cometa, anche se dura poco, e ci sono il lama e l’asinello (sì, lo sappiamo che di solito è un bue…), ma qua si ride, seppure non a crepapelle, con “ironia di concetto” della religione, dello scontro culturale, degli stereotipi e dei pregiudizi, e si lanciano messaggini niente male che saranno pure già visti e sentiti, ma tanto siamo ancora a punto a capo per cui male certo non possono fare, con Claudio Bisio che è Cecco, Alessandro Gassmann che è Marietto-Bilal, Angela Finocchiaro che è Suor Marta, Nabiha Akkari che è Aida e Massimo De Lorenzo che dà vita a Don Mario, parroco vanitoso che si mette pure le lenti a contatto celesti. E poi c’è Laura Adriani, già vista in Questi giorni di Giuseppe Piccioni, che fa Maddalena ma poi si trasforma in una sorta di Maria, figlia di Cecco e innamorata di Alì che è interpretato da Mehdi Meskar. E pure Giovanni Cacioppo nel “salviniano” personaggi di Aldo, e Roberto Herlitzka e Giovanni Esposito nelle lunghe vesti di due utopici uomini di chiesa. Ecco la nostra allegra e un po’ stranulata videointervista al regista, Luca Miniero, e al cast ovvero Claudio Bisio, Alessandro Gassmann, Massimo De Lorenzo, Giovanni Cacioppo, Nabiha Akkari:
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