Lo scorso maggio l’abbiamo vista al cinema nel ruolo di Francesca Morvillo in Era d’Estate di Fiorella Infascelli, in televisione è stata Giovanna in Una grande famiglia, ma il suo primo amore è stato il teatro ed è lì che spesso ritroviamo Valeria Solarino, come adesso che è in tournée in Una giornata particolare, tratta dal film di Ettore Scola nel ruolo che lì fu di Sofia Loren accanto a Giulio Scarpati diretta da Nora Venturini, che da domani la vedrà sul palcoscenico del Teatro Parenti di Milano, e poi in molte altre città italiane da Vicenza a Cuneo, da Firenze a Grosseto fino a Mesagne il 25 marzo. Ma da giovedì 2 febbraio Valeria Solarino torna sul grande schermo nelle vesti di Giulia in Smetto quando voglio Masterclass, primo sequel della trilogia di Sydney Sibilia iniziata nel 2014 e che dovrebbe concludersi entro l’anno con il terzo capitolo intitolato Smetto quando voglio Ad honorem. La storia la sapete, è quella di una banda di rispettabili, si fa per dire, ricercatori e professori universitari che per sbarcare il lunario hanno messo su una produzione di droga legale; beccati e finiti in carcere ora vengono arruolati dall’ispettore Paola Coletti (qui la nostra videointervista a Greta Scarano) per trovare e far sparire dalla circolazione almeno una trentina di smart drugs. Ritroviamo quindi Alberto (Stefano Fresi), Mattia e Giorgio (Valerio Aprea e Lorenzo Lavia), Arturo (Paolo Calabrese), Bartolomeo (Libero De Rienzo), Andrea (Pietro Sermonti) e naturalmente a il capo banda Pietro (qui la nostra videointervista a Edoardo Leo) e sua moglie Giulia, appunto, che adesso aspetta un bambino e avrà un bel da fare a tentare di coinvolgere Pietro nella preparazione al lieto evento, tipo farsi accompagnare a fare l’ecografia, ma niente, lui, il boss, è troppo impegnato con la sua banda a lavorare per la polizia per farsi ripulire la fedina penale… Ma ci racconta un po’ di più Valeria Solarino nella nostra videointervista:
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