Sandro e Luciano si conoscono in un ristorante romano dove entrambi lavorano come camerieri perché a vent’anni, in Italia, non è che ne hai tante di possibilità a dispetto delle aspirazioni. Anche perché, parafrasando i Coen, l’Italia di oggi Non è un paese per giovani. Così si intitola il nuovo film di Giovanni Veronesi che lo definisce “sincero, dove ho detto davvero tutto quello che pensavo”, in anteprima nazionale a Matera venerdì 17 marzo al Mici, il VI Meeting Internazionale del Cinema Indipendente, e da giovedì 23 marzo in sala con 01, protagonisti Filippo Scicchitano (Sandro), Giovanni Anzaldo (Luciano) e Sara Serraiocco (Nora), con Sergio Rubini (Cesare) e Nino Frassica (Euro60). Sandro, tranquillo, solare, una ragazza che sta per partire per la Silicon Valley per andare a lavorare a Google, vorrebbe fare lo scrittore e quando lo vengono a sapere, lì al lavoro, lo prendono in giro. Luciano, luci e ombre, lento e sospettoso nel fare amicizia, un po’ misterioso e scostante, con un pesante segreto da rivelare solo da ubriaco e perduto, vorrebbe andarsene. A Cuba, per esempio. E alla fine, perché no con Sandro? Sandro che lascia la ragazza e pure suo padre Cesare, edicolante del sud che per campare assieme ai giornali che in realtà ormai vende poco, si ingegna ad offrire ai suoi clienti frutta e verdura “ammaccata” che spaccia per biologica, mentre i genitori di Luciano, beh, loro sono colti, intellettuali, “illuminati”. E così i due se ne vanno laggiù, in terra caraibica, su quell’isola che ancora dà speranza, con un progetto ben preciso che sa di futuro: aprire una spaghetteria sulla spiaggia dove i clienti sono attratti più che dal cibo dal wi fi, così raro a Cuba, che loro offriranno invece gratuitamente. Ad aspettarli c’è Nora, ragazza strana che non ne azzecca una, sbaglia i nomi e capisce fischio per fiasco sulla relazione tra Sandro e Luciano che inizialmente crede una giovane coppia gay, lei che per amore s’è fatta scoppiare il cervello con un aneurisma e adesso porta sulla testa la cicatrice dell’intervento e nel cuore quella della perdita del suo amore cubano. Qualcuno si perde, come Luciano, che scopre un bisogno di violenza così forte da farsi quasi ammazzare. Qualcun altro si ritrova, come Sandro, che lo porta avanti quel progetto e scopre che non è poi tutto così scontato e che se pure Cesare non fosse il suo vero padre, chissene frega perché non sono i genitori che adottano i figli ma è il contrario e lui ha scelto Cesare, proprio come Nora ha scelto la sua famiglia cubana. E poi pure un po’ Euro60, un tipo strano che a Cuba ci si è trasferito da un bel po’…
Un film, Non è un paese per giovani, che non è solo il racconto di un’avventura di gioventù e di sogni infranti e realizzati, ma quello di scelte importanti, in alcuni casi definitive e pericolose, di un destino da sfidare e poi da assecondare, di un ritrovare e un riscoprire un se stesso che non piace ma con il quale i conti vanno fatti comunque, di conferme e ripensamenti, di atti di coraggio, di amicizia e di amore. E la musica di Giuliano Sangiorgi. Abbiamo incontrato il cast ed ecco il nostro videoincontro con Filippo Scicchitano, Sara Serraiocco, Giovanni Anzaldo, bravissimi, con il regista Giovanni Veronesi, e con pure con Nino Frassica: