Teatro e cinema, periodo davvero impegnativo e prolifico per Francesco Montanari che, reduce dalla tournée di Americani di David Mamet, da stasera, venerdì 24 marzo, debutta allo Spazio Diamante di Roma dove resterà fino al 2 aprile, dal venerdì alla domenica, nel ruolo di Estragone in un Aspettando Godot di Samuel Beckett molto particolare diretto da Filippo Gili dove, peraltro, si ritrova con Giorgio Colangeli, con il quale aveva già recitato sul palcoscenico ne Il più bel secolo della mia vita, in scena con loro anche Riccardo De Filippis e Giancarlo Nicoletti. Inoltre dal 6 aprile
l’attore romano, nonché ex Libanese della serie TV Romanzo Criminale, sarà al cinema in Ovunque tu sarai, opera prima di Roberto Capucci, “una storia di crescita spronata dall’amicizia” dice Francesco Montanari nella nostra videointervista che trovate a fine articolo. Il film racconta infatti di una trasferta di quattro amici al seguito della loro squadra del cuore, la Roma, che gioca in Spagna in Champions League, ma il loro viaggio si trasformerà in qualcosa di molto più importante. Francesco Montanari, che di calcio e di sport è nella vita il meno appassionato degli altri tre protagonisti che sono Ricky Memphis, Primo Reggiani e Francesco Apolloni, anche se “sono molto rispettoso” assicura, interpreta Giordano, tanta paura di vivere e di essere rifiutato dalla società per ciò che è, da rifugiarsi in riti ossessivi e scaramantici, come quello di andare sempre allo stadio in smoking, finché proprio durante quel breve viaggio non sarà salvato da Carlo (Ricky Memphis), un amico di quelli veri, anche se in modo un po’ brutale. Esattamente un mese dopo, il 6 maggio, rieccolo sul grande schermo in Sole cuore amore di Daniele Vicari, nel ruolo di Mario, marito di Eli interpretata da Isabella Ragonese, disoccupato e con quattro figli. Di tutto questo ci racconta lui stesso, ecco dunque la nostra videointervista a Francesco Montanari:
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