Esprimi un desiderio. Quante volte lo abbiamo detto o sentito prima di soffiare sulle candeline della torta di compleanno o guardando in una notte d’estate una stella cadente. E alzi la mano chi non ci ha sperato veramente che quel pensiero detto fra sé e sé in un giorno o in una notte speciale si tramutasse in realtà. Ora immaginate un uomo, anzi, l’Uomo, seduto in una specie di bar con tanto di avventori, banco dei dolci, juke box e cameriera sexy come la Ferilli, che vi riceve al suo tavolino e vi ascolta con apparente discrezione mentre gli esponete il vostro sogno proibito, poi con estrema calma, dopo aver sfogliato una grande agenda nera piena di appunti e foglietti tra una pagina e l’altra, vi dice semplicemente cosa fare per ottenere ciò che più desiderate al mondo, un’azione che nulla c’entra con il vostro desiderio, una sorta di pagamento agito, uno scambio. Cosa sareste disposti a fare?
Quel bar si chiama The Place come il nuovo film di Paolo Genovese che torna dopo Perfetti sconosciuti a scavare nell’animo umano, stavolta nella parte ancora più oscura, senza spostarsi di una virgola dall’unico luogo dove tutto si svolge, o meglio, dove tutto ciò che si svolge viene raccontato all’Uomo (qui la nostra videointervista a Valerio Mastandrea che lo interpreta egregiamente) che chiede dettagli sull’effettivo compimento del proprio compito, che descritto così fa ancora più impressione. In sala da giovedì 9 novembre con Medusa dopo aver chiuso la Festa del Cinema di Roma, The Place è ispirato alla serie televisiva americana The Booth at the End di Christopher Kubasik, ma con parecchi cambiamenti operati da Genovese che ha pure aggiunto un personaggio. Ma quali sono i desideri che sentiamo nel film?
Ettore ad esempio vuole ritrovare suo figlio che se ne sta andando per una cattiva strada, scopriremo più avanti la probabile motivazione; Fulvio vuole tornare a vedere; Alex non vuole invece più vedere suo padre, poi cambierà desiderio, e quello nuovo coinvolgerà Martina che vorrebbe solo essere più bella; Odoacre vuole portarsi a letto la modella del calendario che tiene in officina; Azzurra vuole che il marito l’ami di più, desiderio pericoloso al giorno d’oggi; Marcella ha una certa età e vuole la guarigione del marito dall’Alzheimer; Gigi vuole invece che sia il figlioletto a guarire da un tumore; Suor Chiara vuole tornare a sentire Dio con il quale ha perso i contatti da un po’. Non vi diciamo chi interpreta chi e neanche che cosa l’Uomo chiede in cambio ad ognuno di loro, ma preparatevi al peggio, e al peggio non c’è mai fine perché quando avrete sentito una stretta per ciò che uno di loro sta per fare, quello che verrà dopo vi turberà ancora di più. Lui invece, l’Uomo, impassibile, o quasi, fino all’ultimo, fino a che quella bella cameriera curiosa e in vena di flirtare non lo stupirà a sua volta lasciandolo senza parole. Le nostre videointerviste a Vittoria Puccini, Silvia D’Amico, Vinicio Marchioni, Silvio Muccino, Rocco Papaleo, Sabrina Ferilli e a Marianne Mirage che firma due pezzi della colonna sonora di The Place: