Parliamoci chiaro: i cattivi sono mai soltanto ed esclusivamente cattivi? E soprattutto: lo sono sempre stati? In conclusione: cattivi si nasce o si diventa? Tante domande, una sola risposta: se sei cattivo un motivo ci sarà e, soprattutto, ci puoi sempre ripensare, anche all’ultimo momento. Non fanno eccezione i due cattivi di Smetto quando voglio – Ad Honorem, capitolo finale della saga di Sydney Sibilia in sala da oggi, giovedì 30 novembre. Prendi Er Murena, per esempio, “uno che si trova dalla parte sbagliata” ci dice semplicemente Neri Marcorè che lo interpreta nella nostra videointervista che trovate a fine articolo: un tempo si chiamava Claudio Felici, aveva studiato, aveva un lavoro da ingegnere navale, poi qualcosa è accaduto, si è trasformato in un pericoloso criminale con tanto di cicatrice sulla faccia e nome da Romanzo criminale e adesso, in Smetto quando voglio – Ad Honorem, è in cella di isolamento nel carcere romano di Rebibbia, ma la banda di Pietro Zinni (qui la nostra videointervista a Edoardo Leo), Andrea e Bartolomeo (qui la nostra videointervista a Pietro Sermonti e Libero De Rienzo), Alberto Petrelli (qui la nostra videointervista a Stefano Fresi) e compagnia bella (si fa per dire), ha bisogno di lui per salvare il mondo, o quasi. Ma salvarlo da chi? Dall’altro cattivo di turno, tal Walter Mercurio, già nemico, chissà perché, della banda, quello dell’assalto al treno in Smetto quando voglio – Masterclass, lo stesso che ha rubato l’unico cromatografo presente su tutto il territorio italiano, si è inventato il Sopox e adesso minaccia di usare il gas nervino. Sì ma perché? “Un supercattivo che ha subito qualcosa di molto grave e sceglie la strada della vendetta” ci svela Luigi Lo Cascio che lo interpreta. Dunque cattiveria pura o rappresaglia d’amore? In fondo, per dirla sempre con Lo Cascio “il seme del male può essere in tutti noi…” Ecco allora le nostre videointerviste agli eroi negativi di Smetto quando voglio – Ad Honorem, Murena e Mercurio, ovvero Neri Marcorè e Luigi Lo Cascio:
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