“Abbiamo iniziato a girare Montalbano nell’autunno inverno del 1998, ero molto giovane e anche molto inesperto, col tempo sono cresciuto e Fazio è cresciuto insieme a me”. Parola di Peppino Mazzotta che nonostante abbia ricoperto nel corso della sua carriera di attore molti altri ruoli per il cinema (Cado dalle nubi, Anime nere), per il teatro, dove tornerà presto in uno spettacolo dal titolo Migranti, e per la televisione, dove lo vediamo proprio questa sera, domenica 4 febbraio su Canale 5 nel ruolo del Commissario Gerardi in Una donna contro tutti Renata Fonte e dove lo rivedremo presto anche nella seconda stagione di Solo con Marco Bocci, Peppino Mazzotta è e resterà per sempre soprattutto l’ispettore Fazio nella saga del Commissario Montalbano, da sempre interpretato da Luca Zingaretti (qui la nostra videointervista a Luca Zingaretti), nata dalla penna di Andrea Camilleri, che torna con due episodi inediti subito dopo Sanremo 2018 lunedì 12 e lunedì 19 febbraio: La giostra degli scambi, dove Fazio e tutta la squadra indagheranno sull’incendio di un negozio, la scomparsa del suo proprietario e degli strani sequestri lampo e Amore, dove invece tutto girerà attorno alla scomparsa di una bella e giovane donna. Tanti anni, dunque, appiccicato a un personaggio, impossibile non scambiarsi caratteristiche e modalità di vita: “ho preso più io da lui che lui da me – ci dice l’attore calabrese nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – Fazio è un personaggio molto positivo e comunque un riferimento come lo è anche Montalbano, la sua visione del mondo, il suo senso dell’etica e della giustizia uno se lo fa servire anche nella vita quotidiana ogni tanto…” La nostra videontervista a Peppino Mazzotta:
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