Un viaggio è spesso importante non tanto per il luogo da cui si parte o per la meta cui si arriva, ma per tutto ciò che sta nel mezzo, nel viaggio stesso, metafora di un cammino interiore durante il quale si cresce, si cambia, ci si arricchisce di scoperte, nei casi migliori si diventa meglio di ciò che si è all’inizio cambiando idea, opinione, modo di pensare. E trovando qualcuno talmente diverso dalla propria persona del quale non si potrà più fare a meno. Ed è così che nel film intitolato In viaggio con Adele accade a una ragazza affetta da una non meglio precisata sindrome da neuro diversità che ama andare in giro nel suo pigiama rosa da coniglio e con un gatto immaginario, attaccando ovunque post it con le sue definizioni delle cose, e ad un attore teatrale che sta per cogliere quella che potrebbe essere la sua ultima opportunità di fare il grande passo verso il cinema, ipocondriaco, anaffettivo nonostante una storia di comodo e di letto con la sua agente, e totalmente ignaro di avere una figlia. Una figlia che è proprio quella strana creatura senza peli sulla lingua che lo costringe a portarla dove vuole lei dopo l’improvvisa morte della madre, e soprattutto a confrontarsi con un essere diverso e a fare due conti, e forse pure qualcuno in più, con sé stesso. Forse non saremmo stati in grado di immaginarli diversi, Aldo e Adele, da Alessandro Haber e Sara Serraiocco, protagonisti appunto di In viaggio con Adele, opera prima di Alessandro Capitani, regista televisivo con un David di Donatello sulla scrivania per il cortometraggio Bellissima del 2016: “abbiamo scoperto, improvvisamente, tutti noi, di avere paura della verità e del diverso – dice il regista – poi succede però che la vita ti riserva sempre delle sorprese e così come nella nostra storia, un uomo settantenne si scopre improvvisamente padre di una ragazza con problemi psichici, diversa da lui, dal suo mondo, da tutto quello che lui ritiene “normale”… imparerà ad “ascoltarla”, avvicinandosi al suo mondo e cogliendone le sfumature, non avendo più paura, per l’appunto, della sua “diversità”… bisogna invece celebrare l’unicità (di Adele) ed essere felici ogni volta che qualcuno libera la propria immaginazione”.
In viaggio con Adele, che vanta la sceneggiatura di Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot, Indivisibili, Suburra La serie) e un cast arricchito da Isabella Ferrari, Anna Ferruzzo, Elena Cantarone, Achille Missiroli con tanto di partecipazione di Patrice Leconte nel ruolo di se stesso, è uno degli eventi di preapertura della Festa del Cinema di Roma 2018 e sarà in sala da giovedì 18 ottobre con Vision Distribution. La nostra videointervista a Sara Serraiocco e Alessandro Haber:
Ph Livio Bortone