A Roberta Morise, volto femminile de I Fatti vostri, l’onore di tagliare il nastro, alle 18 di domenica 3 febbraio, ed inaugurare la dodicesima edizione di Casa Sanremo Vitality’s, al suo fianco il patron Vincenzo Russolillo, il presidente di Gruppo Eventi che produce l’hospitality e il Maestro orafo Michele Affidato. Anche quest’anno infatti per tutta la settimana di Sanremo 2019 il Palafiori della città ligure accoglierà i protagonisti del Festival, trasmissioni televisive, rassegne e incontri con il pubblico, con tante novità: grazie alla collaborazione con Radioimmaginaria ad esempio, ogni sera in Sala Pino Daniele una giuria di 100 Millenials decreterà il suo vincitore; e c’è pure una nuova area dedicata allo show business. Confermati però anche i principali e tradizionali appuntamenti come Writers, il salotto in cui gli autori incontrano i lettori, e Casa Sanremo per il Sociale, spazio dedicato alle iniziative di responsabilità sociale come Musica contro le mafie, Unicef, Never Give Up. E poi gli educational, gli showcooking e il format televisivo L’Italia in Vetrina mentre venerdì 8 febbraio saranno assegnati i Soundies Awards.
“Abbiamo voluto confermare gli appuntamenti che in questi 12 anni hanno riscosso un grande successo di pubblico – spiega Vincenzo Russolillo – ma intendiamo innovare i contenuti, inserendo spazi e momenti in linea con i tempi, creando un’offerta di intrattenimento per un pubblico sempre più giovane. Ritengo che Casa Sanremo nelle ore precedenti e successive allo spettacolo che si terrà all’Ariston, possa confermarsi il punto di riferimento sia per il grande pubblico che per gli addetti ai lavori.”
Lo spettacolo inaugurale è affidato al That’s Napoli Live Show, il coro di Napoli ideato e diretto dal maestro Carlo Morelli e composto da 22 voci e 4 musicisti, tutti under 35, che intrecciano la musica napoletana di ieri e di oggi con i grandi successi internazionali, come Imagine di John Lennon e Napul’è di Pino Daniele o I will Survive con Reginella: “dirigere il coro è emozionante, esaltante e affascinante – racconta il maestro Morelli – sono rapito dalle note. Ecco perché la mia direzione è sempre in levare. Tra me e il coro si crea un feeling tale da renderlo il mio prolungamento musicale. È come quando si suona uno strumento: dallo strumento esce la musica di chi lo suona; dalla loro voce esce la mia voce. Il coro diventa me stesso moltiplicato. A ogni movimento che scandisco c’è una reazione puntuale e precisa. Il risultato è un’esplosione di energia, che arriva diretta al pubblico, coinvolgendolo e rendendolo protagonista di una performance davvero unica”.