“La storia parla dell’assurdità della guerra, un’idea sempre attuale, come l’idea che si può combattere ma non battere il sistema, è un pezzo senza tempo, è una satira della guerra e della diplomazia della guerra e di quelli che approfittano della guerra, ed è sempre il momento giusto per parlare di questi argomenti”. Così George Clooney alla presentazione a Roma di Catch 22, la serie evento in sei puntate che ha prodotto, codiretto e interpretato e che Sky Atlantic e Sky Cinema Uno mandano in onda da martedì 21 maggio. Tratta dall’omonimo romanzo antimilitarista da Joseph Heller del 1961, ambientata e girata in Italia, in gran parte in Sardegna, Catch 22 racconta le gesta, eroiche e non, di uno squadrone di giovani aviatori americani e dei loro superiori in piena seconda guerra mondiale, ponendo dunque l’accento, con feroce ironia e sano realismo, sul paradosso dell’idea stessa della guerra dove eroismo quasi sempre fa rima con morte e dove per salvarti non c’è davvero nulla che puoi fare, neanche farti dichiarare pazzo.
Il giovane Capitano John Yossarian detto YoYo, interpretato da Christopher Abbott (Girls, The Sinner), è un bombardiere in continua missione, se ne sta cioè nella parte inferiore dell’aereo, quando il cielo diventa un inferno dove ti sparano addosso da ogni parte, a sistemare le coordinate per il lancio delle bombe sugli obiettivi prefissati, missione dopo missione, e ogni volta che rientra incolume è un miracolo. Vuole dichiararsi pazzo ma il Catch 22, ovvero il Comma 22 del regolamento militare, dice che se sei pazzo e lo chiedi, puoi essere rimandato a casa, ma se ti dichiari pazzo è perché non vuoi più mettere a repentaglio la tua vita in missione, e quindi in realtà pazzo non sei, per cui resti all’inferno. Una trappola insomma, una presa in giro, uno scherzo macabro che non fa ridere nessuno. Ma c’è di peggio: ogni volta che Yo Yo sta per raggiungere il numero massimo di missioni per poter rientrare, il colonnello Cathcart, interpretato da Kyle Chandler (Manchester by the Sea, Argo, Friday Night Lights) preso dalla foga bellica non fa che aumentarlo. La farsa si fa tragedia, i suoi compagni muoiono ad uno ad uno, la follia diventa reale, proprio come la guerra.
Sceneggiato da Luke Davies e David Michôd, Catch 22 vanta un cast di tutto rispetto: George Clooney, che dirige gli episodi 4 e 6 (l’1 e il 3 sono diretti da Grant Heslov e il 2 e il 5 da Ellen Kuras), dà vita al tenente Scheisskopf, comandante istruttore dei cadetti che tiene più a vincere il premio per la miglior parata militare che la guerra e rende la vita dei suoi soldati ancora più infernale, se possibile; Hugh Laurie (Dr. House, The Night Manager, Veep) è il maggiore De Coverley, ama il jazz, il Martini e le coscette di agnello. E ancora Lewis Pullman, Jay Paulson, Julie Ann Emery, Tessa Ferrer e gli italiani Giancarlo Giannini, che è Marcello, titolare di un bordello romano, e Valentina Bellè e la piccola Viola Pizzetti, che girano attorno al suo mondo.
All’incontro stampa in occasione dell’anteprima romana di Catch 22 non potevamo non chiedere a George Clooney, messaggero di pace Unicef e sempre attivo in ambito sociale, quanto per lui possa essere diverso impegnarsi per le conseguenze di calamità naturali come tsunami o terremoti, piuttosto che opporsi all’istituzione stessa della guerra, calamità che di naturale non ha proprio nulla… Ecco allora il nostro videoincontro con George Clooney e il cast di Catch 22 sul red carpet e in conferenza stampa: