Dal mondo del cinema e della TV Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Giorgio Marchesi alla sua seconda volta, Ferzan Ozpetek, Martina Stella, Max Giusti, Costantino della Gherardesca, Diana Del Bufalo, Andrea Delogu, Giulia Bevilacqua, da quello della musica Briga, Nina Zilli e il rapper pittore Gemello, dall’universo dello sport la pluricampionessa mondiale di scherma Arianna Errigo, da quello del web la youtuber Federica Cacciola alias Martina Dall’Ombra. Riecco i vip coi pennelli, ma per una buona causa, quelli, e altri ancora, che hanno detto sì a Arte e AIDS, la campagna di Anlaids Lazio che per porre la giusta attenzione sul problema dell’Hiv non ancora sconfitto e anzi forse oggi sottovalutato, chiede loro di prendere, e in alcuni casi ri-prendere, pennello e colori e creare “opere” significative sul tema della prevenzione e della conoscenza, ma anche e soprattutto dell’amore e del rispetto per gli altri, della lotta alla discriminazione e del sostegno a chi è stato colpito, perchè il rimanere solo fa spesso più male della malattia. Opere che giovedì 13 giugno saranno esposte a Palazzo Doria Pamphilj a Roma e in serata battute all’asta nel corso dell’ormai tradizionale Charity Gala con la regia di Matteo Corvino e la cena benefica firmata dello Chef stellato Giuseppe Di Iorio, mentre gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma si occuperanno di decori e scenografie, offrendo spettacoli di live painting e una sfilata di capsule collection realizzate per l’occasione. Tutto il ricavato sarà devoluto all’associazione per sostenere i suoi progetti di sensibilizzazione e prevenzione nella lotta all’AIDS. Sul sito www.arteanlaidslazio.net saranno inoltre in vendita magliette con la riproduzione dei dipinti.
Arte e AIDS 2019 è stata presentata oggi nell’Aula Magna dell’Accademia delle Belle Arti dove il presidente di Anlaids Lazio Massimo Ghenzer e il professor Narciso Pasquale dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma, hanno rilanciato l’allarme: Lazio, Liguria e Toscana sono infatti oggi le regioni italiane con le più alte incidenze di infezione da Hiv, anche a causa di un’attenzione mediatica decisamente calata negli ultimi anni e di una parallela disinformazione crescente tra i giovani che ne sottovalutano il rischio di contagio. Informarli sui test, sulle modalità più semplici di prevenzione come l’uso del preservativo, sulle terapie che possono evitare il contagio è quindi a dir poco oggi più importante di ieri. Ecco perché Anlaids chiama in causa artisti e personalità amate e ammirate dai ragazzi per contribuire alla sua campagna di sensibilizzazione. “Dal 1988 Anlaids Lazio è in prima linea nella lotta contro l’Aids – ha dichiarato Ghenzer – per la quinta volta faremo il Charity Gala a Palazzo Doria Pamphilj, tra le residenze più belle d’Europa grazie alla generosità di Roma e all’ospitalità di Jonathan Doria Pamphilj”. “Anche quest’anno l’appuntamento tra arte e bellezza ci aiuterà a mantenere alta l’attenzione sull’Aids – ha proseguito il consigliere e tesoriere dell’Associazione Jonathan Doria Pamphilj – mi piace pensare che le straordinarie opere d’arte del ‘600 esposte a Palazzo possano per una notte essere affiancate da opere d’arte contemporanea create per trasferire un messaggio così importante“. “L’Hiv si può combattere con i farmaci e fare una vita normale prima di arrivare alla malattia conclamata – ha ricordato Narciso – purtroppo si arriva tardi alla conoscenza della malattia perché non si fanno i test”.
Nel corso della presentazione di Arte e AIDS 2019 è stato quest’anno Giorgio Marchesi, impegnato in ben tre set, a ricevere simbolicamente il kit per pittura offerto da Vertecchi e Maimeri, ovvero tela, tavolozza, colori e pennelli, ma lui il suo dipinto l’ha già cominciato e quasi finito, e non del tutto da solo… La nostra videointervista a Giorgio Marchesi: