Il 23 maggio 2013 Federica Angeli, giornalista di Repubblica che vive a Ostia, sul litorale romano, dopo aver scoperto che molti commercianti della sua zona sono taglieggiati dalla mafia locale del clan Spada, decide di iniziare la sua battaglia, come giornalista e come donna. E A mano disarmata è il film che la racconta: tratto dal libro omonimo della stessa cronista, diretto da Claudio Bonivento, in sala da giovedì 6 giugno con Eagle Pictures dopo la premiere romana di martedì sera quando ha ricevuto il Nastro d’Argento della Legalità, vede protagonista Claudia Gerini – “l’unica a cui ho pensato per questo ruolo” dice il regista – che con la Angeli ha subito instaurato un rapporto empatico fatto di reciproca ammirazione. A completare il cast Francesco Venditti nel ruolo di suo marito Massimo, a tratti orgoglioso e poi terrorizzato, ma vicino alla moglie fino alla fine, che poi una fine ancora non c’è; Francesco Pannofino in quello del suo caporedattore e Milena Mancini in quello di sua sorella Alessia; Mirko Frezza e Rodolfo Laganà che fanno gli Spada, anche se qui si chiamano Costa, Nini Salerno che è il maresciallo che raccoglie le sue denunce; Emanuela Fanelli che è l’amica di sempre Chiara, che purtroppo la deluderà; e ancora Maurizio Mattioli, Massimo De Francovich, Giorgio Gobbi, Gaetano Amato.
Federica Angeli comincia dal mare, da quello stabilimento balneare che frequentava da bambina di cui hanno preso possesso gli Spada cacciando il legittimo proprietario, amico di famiglia, e giunta sul posto con due operatori con una telecamera a mano e un’altra nascosta, viene sequestrata in una specie di casotto e minacciata di morte, lei e i suoi tre figli. Inizia da lì il calvario consapevole di una donna forte pronta a tutto pur di denunciare e riaffermare la legalità nella città che ama, mettendo in pericolo sé stessa e anche i suoi familiari. Una vicenda che si protrae ancora oggi dopo le sue denunce che l’hanno costretta a vivere sotto scorta, le sue inchieste e le decine e decine di arresti che la sua forza di volontà e il suo coraggio hanno reso possibili. A mano disarmata punta sulle emozioni, quelle positive e luminose dell’audacia e dell’orgoglio di appartenere alla parte sana della società, e quelle negative e oscure dei dubbi e della paura raccontando, attraverso l’ottimo lavoro attoriale ed empatico di Claudia Gerini, il lato più intimo di Federica Angeli, i suoi rapporti con il marito, con i figli, con gli amici. Dall’inizio delle sue indagini fino ai processi, dalle liti con la madre e con l’uomo che ama alle strette di mano di poliziotti e concittadini che applaudono il suo coraggio.
“Federica nella vita reale è stata la prima persona a Ostia che in quarant’anni abbia avuto il coraggio di denunciare alla Magistratura gli atti perpetrati da cosche criminali nei confronti della popolazione del litorale romano – spiega il regista parlando dei motivi per cui ha voluto dirigere questo film – a differenza di altre recenti produzioni cinematografiche, piuttosto che far prevalere le ‘imprese’ delinquenziali, abbiamo pensato di far risaltare le gravissime e terribili situazioni nelle quali si trova una persona, sotto minaccia di morte, a cui viene assegnata una scorta armata, situazioni che coinvolgono quindi sia la propria vita che quella della sua famiglia, rivoluzionando completamente la quotidianità e rinunciando così alla libertà. Mettendo in evidenza fatti e situazioni poco conosciuti dal pubblico, che costituiscono e attengono allo stretto ‘privato’ della nostra protagonista”. “Una grande responsabilità per me interpretare Federica Angeli – ci rivela Claudia Gerini nella nostra videointervista – ho avuto bisogno della sua approvazione ad ogni scena, ma lei mi ha sempre incoraggiato e credo che sia stata per me una bella prova d’attrice”. “Siamo state molto insieme prima dell’inizio del film – ci racconta Federica Angeli – Claudia veniva a casa mia e mi osservava un po’ tipo Grande Fratello, ma siamo diventate molto amiche e sono molto contenta che sia stata lei ad avermi interpretato”. “Io non so se fossi stato davvero suo marito se mi sarei comportato così – ci dice Francesco Venditti – ma il vero Massimo è stato un porto sicuro per lei e alla fine la battaglia si vince insieme, è l’importanza della famiglia…” La nostra videointervista a Claudia Gerini, Federica Angeli e Francesco Venditti: