SANREMO. Giovanni Caccamo, 25 anni, siciliano di Modica, vince la finale delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2015 con Ritornerò da te sfidando prima Enrico Nigiotti e poi i Kutso. Dallo Zecchino d’Oro ai concerti di Franco Battiato passando per i salotti, l’importante è suonare e si può fare ovunque. Ma soprattutto scrivere. E vincere. Lo abbiamo incontrato poco prima dell’esibizione.
Come ti trovi al Festival di Sanremo?
Quest’anno per noi giovani sono state fatte tante cose positive, per cui sono molto contento. Seguo il Festival di Sanremo sin da piccolissimo per cui ho visto l’evolversi dello spazio creato per le Nuove Proposte e secondo me quest’anno non possiamo assolutamente lamentarci, anzi. Quindi ringrazio autori e direttore artistico.
In generale trovi che alla musica venga dato abbastanza spazio?
Credo che lo spazio per la musica ci sia, basta riuscire a trovare delle chiavi originali per crearsi il proprio. Questo è ciò che ho cercato di fare con Live at home, suonando quindi nei salotti delle case, dopo aver aperto sul palco i concerti di Franco Battiato.
Cosa porti stasera sul palco dell’Ariston?
Porto con me il mio compagno indissolubile che è il pianoforte, per me indispensabile sia per la composizione che per la performance, e poi la semplicità. Ciò che mi preme è infatti far arrivare al pubblico la semplicità con cui mi approccio alla musica, sia nella scrittura che nell’esecuzione. Quindi cercherò di essere me stesso e di godermi questo momento che certamente rimarrà scolpito nella mia vita.
Non è però la primissima volta che vieni a Sanremo…
Infatti c’è un aneddoto particolare che mi piace ricordare. Quattro anni fa sono stato inviato qui a Sanremo per intervistare gli artisti e quello a cui tenevo di più era Raphael Gualazzi che era in gara tra i giovani. Ricordo che lo incontrai in albergo e gli chiesi subito: come ci si sente ad essere nella scuderia i Caterina Caselli e quindi nell’etichetta più bella d’Italia? E adesso mi ritrovo in quello stesso albergo e nella sua stessa situazione ed è meraviglioso. Sono felicissimo di avere la Caselli e Battiato come binari e di vivere questa esperienza con semplicità.
Cosa vuoi fare da grande?
Il cantautore autore, ma senza dubbio la scrittura in primo piano, per me scrivere è un bisogno.
Quindi ti emoziona di più cantare la tua canzone, Ritornerò da te, o ascoltare Malika Ayane che interpreta Adesso e qui visto che sei tra gli autori?
Sono entrambe emozioni enormi, ma diverse. Per Malika Ayane sono ormai anch’io solo spettatore, quello che potevo fare per lei l’ho fatto, mentre la mia canzone ha ancora bisogno di me.