“Non amo che le rose che non colsi” si legge in Cocotte, poesia del ‘900 a firma di Guido Gozzano. Chissà se la direzione del Teatro Quirino di Roma abbia pensato proprio a questo verso per scegliere la rosa come simbolo della stagione 2015-2016 con lo slogan, o meglio l’auspicio “lasciati pungere”.
Sono 13 gli appuntamenti del nuovo anno del teatro intitolato a Vittorio Gassman, un menu per palati fini impreziosito da una delle ultime fatiche di Luca Ronconi, la Danza macabra di Strindberg con Adriana Asti, Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa che sarà rappresentata dal 10 al 22 maggio 2016, gran finale del cartellone che invece si aprirà il 13 ottobre con Il Bugiardo di Carlo Goldoni, in scena fino al primo novembre, nell’adattamento di Alfredo Arias e Geppy Gleijeses, il talentuoso attore napoletano che nel nuovo assetto del Quirino è condirettore insieme a Guglielmo Ferro. Sul palcoscenico anche Marianella Bargilli, nella vita privata moglie di Gleijeses, e un artista del calibro di Andrea Giordana. “Sono anni difficili per il teatro, molti chiudono ma noi del Quirino invece di contrarre l’offerta, abbiamo rilanciato – racconta Gleijeses – all’insegna di passione e di coraggio. Lo dobbiamo ai nostri 7000 abbonati, alcuni dei quali lo sono da 40 anni”.
Detto dell’inizio e della fine, la nuova stagione propone altri 11 spettacoli. Dal 3 al 15 novembre andrà in scena Il Giardino dei Ciliegi di Anton Cechov, adattamento e regia di Luca De Fusco con Gaia Aprea, Paolo Cresta e Claudio Di Palma. Il 17 novembre e fino al 29 dello stesso mese sarà la volta de La Lupa di Giovanni Verga interpretata da Lina Sastri con la regia di Guglielmo Ferro. Nancy Brilli sarà La Bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova, traduzione e drammaturgia di Stefania Bertola, dal primo al 20 dicembre. Il Natale a teatro, dal 26 dicembre al 17 gennaio, sarà con Claudia Gerini e le sue Storie di Claudia di Giampiero Solari, con un corpo di ballo e musica dal vivo.
Dal 19 al 31 gennaio Edoardo Sylos Labini porterà sul palcoscenico Nerone duemila anni di calunnie, tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini. A febbraio, dal 2 al 14, Alessandro Preziosi è Don Giovanni di Molière. Il 23 dello stesso mese e fino al 6 marzo Alessio Boni e Marcello Prayer daranno vita a I Duellanti di Joseph Conrad. L’8 marzo e fino al 20 debutterà Marco Bocci in Modigliani di Angelo Longoni con Giovanna di Rauso, Claudia Potenza e Vera Dragone. Il 29 marzo sarà il giorno della prima de La Scuola di Domenico Starnone con Silvio Orlando e la regia di Daniele Luchetti. Dal 12 al 24 aprile Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio saranno i protagonisti di Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo di Mario Scaletta. Il 26 aprile e fino l’8 maggio toccherà a Il Consiglio d’Egitto di Leonardo Sciascia con Enrico Guarneri e la regia di Guglielmo Ferro.