Si dice che quando qualcuno muore, sia più dura per chi resta che per chi lascia questo mondo. E così quando un soldato parte in missione, che sia di guerra o di pace, probabilmente il peso maggiore ricade sulle spalle di chi lo aspetta a casa senza alcuna certezza. Nel 2011 i soldati inglesi lasciano la base militare dove vivono con le loro famiglie e partono per l’Afghanistan. Le loro mogli rimangono nelle case per lo più vuote con il pensiero fisso all’uomo che amano e con la continua paura che squilli il telefono o che qualcuno bussi alla loro porta con una brutta notizia. Perché accade. Più spesso di quanto si immagini. È accaduto anche a Kate che nell’ultima missione ha già perso un figlio e adesso rischia per la quinta vota di perdere anche suo marito. Ma lei è forte, si dà da fare, perché la parola d’ordine per le mogli della base è tenere la mente occupata e distrarsi per non pensare troppo. A più di vent’anni da Full Monty in cui raccontava con ironia e sagacia l’arte di arrangiarsi e reinventarsi di un gruppo di operai inglesi disoccupati che per tirare su qualche soldo finiscono a spogliarsi a ritmo di musica, Peter Cattaneo torna a raccontare della forza delle persone puntando sempre sulla musica ma stavolta sulle donne e su una storia vera: lo fa con La sfida delle mogli che arriva on demand su Sky Primafila Premiere, TimVision, Chili, Huawei video, Rakuten TV e Infinity grazie a Eagle Pictures per #iorestoacasa, in una data per noi probabilmente non casuale, il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, commedia divertente ma profonda, che mostra la fragilità delle donne e al tempo stesso la loro potenza nel reagire e fare rete, esaltando il valore della sorellanza e dell’empatia. Nessuna di loro è perfetta, la convivenza, come avviene in famiglia, porta a incomprensioni, scoppi di collera, sfoghi che sfiorano il sarcasmo più feroce, ma è solo perché sono diventate così importanti l’una per l’altra che non sopportano il benché minimo tradimento. La sfida delle mogli commuove a tratti fino all’esplosione finale che lascia quella classica sensazione liberatoria che fa bene al cuore. Anche stavolta il cast è perfetto, a cominciare da Kristin Scott Thomas (Il Paziente inglese, Ti amerò per sempre, Quattro matrimoni e un funerale) che interpreta Kate e Sharon Horgan (Catastrophe, Game Night – Indovina chi muore stasera?) che fa Lisa, due donne così diverse tra loro nel temperamento e nel modo di reagire al dolore e alla paura da sembrare acerrime nemiche per poi stringersi in un legame così stretto da trasformarsi in abbraccio.
Ecco in sintesi la storia de La sfida delle mogli. C’è aria di partenza e solitudine alla base militare inglese, è notte quando gli uomini salutano mogli e figli, mimetica addosso e sulle spalle un enorme zaino da portare in Afghanistan. Ci sono baci appassionati, abbracci e semplici saluti, come a casa di Kate dove suo marito Richard (Greg Wise) la saluta come stesse andando in ufficio per rivedersi a cena, e lei non chiede di più. Ognuna delle donne lasciate sull’altro fronte, quello della famiglia da gestire in solitudine, reagisce in modo differente: chi prepara con i figli la tabella della felicità con tante caselle per tanti giorni da sbarrare fino a quando “papà non torna e noi saremo felici”, e chi in privato riempie scaffali di prodotti comprati in televendita e in pubblico si dedica anima e corpo a organizzare attività sociali per tutte le mogli rimaste sole per sostenerle, tenerle occupate e distrarle fintanto che i mariti restano lontani. Kate è davvero fissata con questo, prende molto sul serio il suo compito, che peraltro nessuno le ha attribuito perché spetterebbe a Lisa, e mette a disposizione della sua missione tutte le sue competenze o reminiscenze di capacità poi abbandonate, come la musica. Tra incontri e scontri nascerà infine un coro che sarà davvero il luogo non-luogo dell’amicizia, dell’unione che fa la forza, della solidarietà e della condivisione tra tutte loro, e che le porterà fino alla Royal Albert Hall di Londra a cantare al Concerto della Memoria, quello che ogni anno celebra la fine della prima guerra mondiale e i caduti di tutte le guerre, un’esibizione emozionante e intensa che lascerà il segno per tutte le loro, e anche per chi vedrà il film. La sfida delle mogli, sceneggiatura firmata da due donne, Rosanne Flynn e Rachel Tunnard, è ispirato alla vera storia del primo Military Wives Choir formatosi nel 2011 cui ne seguirono molti altri in tante basi militari, anche in quella di Napoli.