Paola Vinci è una donna dura, sicura di sé, per lei le regole sono tutto e non vanno oltrepassate, e se un ragazzo o una ragazza finisce in carcere, è perché ha fatto qualcosa per andarci e deve prendersi le proprie responsabilità. Paola Vinci è la nuova direttrice dell’IPM, l’Istituto Penitenziario Minorile di Napoli ed è interpretata da Carolina Crescentini nella serie Mare fuori diretta da Carmine Elia, da mercoledì 23 settembre in prima serata su Rai 2 per 6 appuntamenti, e in anteprima sabato 19 settembre su Rai Play, una donna “molto competente, indurita dalla sua vita e dai suoi traumi he l’hanno portata a chiudersi – ci racconta Carolina Crescentini nella nostra videointervista – ma crede molto nel suo lavoro e arriva nella realtà del carcere minorile con tre parole chiave in testa che sono: la responsabilità dell’azione, il peso delle conseguenze e le regole”. Paola Vinci arriva da fuori, da Ancona, conosce bene la teoria di un carcere minorile, un po’ meno la pratica, per questo si scontra con Massimo Esposito, interpretato da Carmine Recano, il comandante di polizia penitenziaria che sembra essere incline e capace di un’empatia maggiore nei confronti dei giovani ospiti dell’Istituto, trovando sempre la soluzione migliore e meno traumatica per ogni problema. Non condivide l’approccio della Vinci neanche l’educatore Beppe Romano (Vincenzo Ferrera), convinto che tutti i ragazzi possano essere recuperati e avere una seconda possibilità nella vita. Ma lei va dritta per la sua strada, anche se per camminare si appoggia ad un bastone e questo particolare mi ha fatto pensare ad una metafora sulle difficoltà da superare a tutti i costi e ho condiviso questa mia impressione con Carolina Crescentini: “una bellissima interpretazione – ha commentato – ed è possibile che sia il messaggio che lei vuole dare ai ragazzi, ci sono delle difficoltà ma andate dritti…” I veri protagonisti di Mare fuori però sono i ragazzi di cui vi parlerò ampiamente più avanti, per i quali quel mare fuori che vedono dalle loro finestre attraverso le grate sta per libertà, sogni che volano via e forse si avverano. Un titolo però che riporta subito a quel Ragazzi fuori di Marco Risi, ma al contrario, e ne ho parlato con Carmine Elia che “è come il quadro di Hopper, non si sa se il dentro è più sicuro del fuori o il fuori è più sicuro del dentro” ci ha risposto”. E sulla decisione di dirigere questa serie, ha aggiunto: “Penso che le la società civile per salvarsi deve avere bisogno odei giovani e se i giovani arrivano ad entrare in un carcere minorile è una grande sconfitta per la società civile e vuol dire che noi adulti siamo sbagliato”.
Mare fuori è una coproduzione Rai Fiction-Picomedia, prodotta da Roberto Sessa, nata da un’idea originale di Cristiana Farina, scritta da Cristiana Farina, Maurizio Careddu, Peppe Fiore, Luca Monesi e Paolo Piccirillo e selezionata dal MIPTV di Cannes come unica serie italiana tra le 12 serie più attese della stagione. Nel cast anche Valentina Romani, Nicolas Maupas, Massimiliano Caiazzo, Giacomo Giorgio, Ar Tem, Vincenzo Ferrera, Antonio De Matteo, Anna Ammirati, Serena de Ferrari e Matteo Paolillo che ha anche collaborato alla realizzazione del brano dei titoli della serie ‘O Mar For. Le musiche sono invece firmate da Stefano Lentini. Le riprese si sono svolte interamente a Napoli e il carcere minorile, dalle cui grate si vede il mare, è stato girato presso la Marina Mlitare di Napoli. Ecco le videointerviste a Carolina Crescentini e a Carmine Elia: