Si intitola Facile il nuovo disco di Boosta, al secolo Davide Dileo, senza i Subsonica. Torinese, classe 1974, musicista e dj, compositore, autore e produttore, conduttore radiofonico e televisivo, scrittore. Facile lo ha composto, arrangiato e suonato. 12 pezzi totalmente strumentali, una sorta di colonna sonora perché “tutti quanti ne meritiamo una” dice Boosta che di colonne sonore ne ha firmate almeno un paio, come quella per le serie Sky 1992 e 1993. Un disco tutto da ascoltare pensando e ripensando ai momenti più significativi della nostra vita, che siano un bacio, un incontro, una giornata, una storia. Un disco fatto solo di pianoforte e di elettronica, a riempire il silenzio, intimo, personale e universale al tempo stesso. Facile è nato in un tempo senza tempo, scritto in giorni e mesi di incertezza, timori, incomprensioni, distacco. In privato, per poi divenire pubblico, nel senso di tutti. Anche la registrazione è stata intima e privata, avvenuta, assieme soltanto a Nick Foglia, nel Torino Recording Club, spazio privato di Boosta, una sorta di sala giochi per musicisti persi, con tastiere di ogni tipo – acustiche, elettriche e elettroniche – e un angolo dove la solitudine si rompe, pensato per gli altri, pochi altri: un piccolo palco e un bar, per sperare e ripensare a un futuro diverso, o forse soltanto come prima.
Brani fatte un po’ per sé da condividere con gli altri, canzoni senza parole se non quelle dei titoli che le rendono storie, pensieri, concetti: Fiducia, Lacrime di San Lorenzo, Nella nebbia per mano, Diva, Sulle dita, La danza delle api, Una vecchia mappa, Nello spazio abbracciati, Autoritratto, Amore per le geometrie, Daimon, Istruzioni per un abbandono. Non vogliono piacere per forza, non vogliono andare in radio, non vogliono essere canticchiate sotto la doccia o in auto, e come si potrebbe… una colonna sonora mica te la canti, te la godi. Senza pensarci troppo, lasciandosi trasportare, leggeri. Una chiave che vuole essere magica e aprire la porta dell’emozione. “Ho immaginato e scritto la colonna sonora del silenzio di chi ascolta questo disco – spiega Davide Boosta Dileo – un film senza immagini, nel quale ognuno è libero di usare le proprie. Perché la musica è, per definizione, uno strumento. Amplifica, allena, attutisce, protegge e cura. Se è vero che tutto ha un suono, questo è il suono del mio silenzio”.
Facile è stato masterizzato da Nick Foglia al Polo Mix di Torino. Le foto di Davide Dileo sono di Damiano Andreotti. Il progetto grafico di Valentina Ciandrini. Le foto di copertina di Nicola Boris Serafini. Boosta lo ha presentato in una conferenza stampa online, ecco una videosintesi: