Antonella Ruggiero torna con la sua voce incredibile con un nuovo album intitolato Empatía, disco suggestivo e sentito, testimonianza di un concerto dedicato al volontariato tenuto l’8 febbraio scorso nella Basilica di Sant’Antonio a Padova, con un’originale formazione musicale composta da Maurizio Camardi ai saxofoni, duduk e flauti insieme a Sabir, un quartetto di musicisti acustici formato da Alessandro Tombesi all’arpa, Ilaria Fantin all’arciliuto, Annamaria Moro al violoncello e Alessandro Arcolin alle percussioni, Roberto Colombo al vocoder e organo liturgico. L’occasione, il Concerto per la Pace organizzato per l’inaugurazione di Padova capitale europea del volontariato 2020 e promosso dal Centro Servizi Volontariato della città.
Quindici brani registrati come un album da studio che Antonella Ruggiero ha voluto pubblicare in concomitanza con il passaggio del testimone da Padova a Berlino, città che ama e dove trascorre molto del suo tempo, in qualità di Capitale Internazionale del Volontariato, disponibile esclusivamente sul nuovo shop online dell’artista dove c’è anche la sua produzione discografica dal 1996 ad oggi: Nos padre, un tema musicale di Maurizio Camardi; Ave Maria di Fabrizio De André; La danza (Tu Mhi Shiva) di Ruggiero e Colombo, qui con mantra in hindi, da Libera, primo album solista di Antonella; Echi d’infinito di Kaballà e Mario Venuti con cui Antonella Ruggiero partecipò a Sanremo 2005; Ave Maria Stella, del compositore contemporaneo Mark Thomas; l’inno latino Veni veni Emmanuel; Cavallo bianco, la prima canzone interpretata da Antonella nei Matia Bazar, ritenuta la più intensa e rappresentativa degli anni settanta; il canto sacro più amato ed eseguito in Sardegna Deus ti salvet Maria; Kyrie (Missa Luba), rilettura della Messa in latino composta dal padre francescano Guido Haazen; Creuza de ma, capolavoro di Fabrizio De André e Mauro Pagani; Respondemos, brano fondamentale del repertorio di musica ebraica; Armaduk, una composizione di Maurizio Camardi; Il viaggio, sempre da Libera ma con il testo da lei riscritto. E poi due bonus track: Barene, brano strumentale composto da Alessandro Tombesi, e Soltanto, tradotto e cantato da Annamaria Moro sul tradizionale yiddish Main rue platz.
“Per chi ha voluto questo evento – dice Antonella Ruggiero – per chi mi ha invitata, per chi c’era e, in particolar modo, per chi non è potuto essere presente, ho voluto intitolare il concerto Empatía, parola significativa che accomuna tutti i volontari e che meglio rappresenta il loro prezioso lavoro, soprattutto in questo momento storico. Il concerto è stato davvero intenso e ricco di spunti musicali derivati dalla rilettura di brani che ho eseguito altre volte nel corso degli anni. La formazione musicale, del tutto inedita, composta dal Maurizio Camardi Sabir 5et e Roberto Colombo, ha arrangiato i brani in maniera molto suggestiva”.
Ph Piero Biasion