Sempre più vicini a Sanremo 2021, con la speranza che davvero si possa fare dal 2 al 6 marzo come previsto dalla Rai, seppure in massima sicurezza, anche perché o si fa con tutti i crismi, e quindi pubblico, folla ed entusiasmi vari, o niente, tagliano corto sia il direttore di Rai 1 Stefano Coletta che il conduttore e direttore artistico Amadeus che lo annuncia come “il Festival della rinascita”. Intanto quindi va avanti e stasera, giovedì 17 dicembre, presenta in prima serata su Rai 1 la finale di Sanremo Giovani 2020 con i 10 finalisti in gara selezionati dal televoto e dalla giuria di AmaSanremo composta da Beatrice Venezi, Morgan, Piero Pelù e Luca Barbarossa, che sono: Merlot, Wrongonyou, Le Larve, Greta Zuccoli, Gaudiano, I Desideri, Hu, Avincola, Folcast e Davide Shorty (tutti in collegamento in conferrnza stampa, ma nessuno di loro ha parlato). Tra questi, soltanto in sei arriveranno, sempre incrociando le dita, sul palco dell’Ariston assieme ai due vincitori di Area Sanremo.
“Con AmaSanremo e Sanremo Giovani rintracciamo nuovi e importanti artisti che prenderanno la scena nei prossimi anni, come speriamo – ha detto Stefano Coletta in conferenza stampa – noi dobbiamo aiutarli a trovare la loro strada anche perché oggi emergere è più complicato. Più che numeri e ascolti è quindi importante per noi che ci sia una vetrina a loro disposizione”.
A rendere succosa la serata, che si svolgerà in diretta dal casinò di Sanremo, anche l’annuncio dei 26 Big di Sanremo 2021, due in più rispetto all’anno scorso, annuncia Amadeus anche perché, visti i tempi di inattività live per gli artisti, erano tutti più disponibili e “l’offerta è stata enorme” ha rivelato nell’incontro stampa. E pare ci saranno tutti questa sera… Al Festival inoltre molti più giovani, dice ancora Amadeus, e dieci donne. Tornerà anche Fiorello, arrivato a sorpresa anche sul finale della conferenza stampa per un saluto veloce e per fare a tutti gli auguri di Natale, per il resto ancora poco si sa o so dice.
“Certo, quest’anno è tutto molto più difficile dell’anno scorso, ma proprio questo ci ha spinto fin dall’inizio a provare a fare tutto in assoluta normalità, anzi, aggiungendo anche qualcosa di più – ha ammesso Amadeus – e con i giovani il fatto di metterci la faccia è stato un segnale per dire ‘lottiamo insieme, proviamo insieme a dare loro visibilità e a far vedere che ci siamo’. Ho sempre detto che Sanremo parte dai giovani perché Sanremo deve guardare al futuro. La festa di febbraio scorso ci sembra lontana, ma vorrei che questo fosse il Festival della rinascita e quindi deve essere ancora più grande”. Qui la videosintesi del nostro videoincontro con Amadeus, Stefano Coletta e Fiorello: