“L’esperienza più incredibile della mia vita e la soddisfazione è tanta, un’occasione del genere te la devi ricordare, se ti capita“. Racconta così il suo Sanremo 2021 Fulminacci, al secolo Filippo Uttinacci, romano, classe 1997, entisiasta e umile al tempo stesso, simpatico ed empatico. Al Festival, dove approda per la prima volta, ha portato una canzone dal titolo Santa Marinella (Maciste Dischi/Artist First) che racconta una storia che gli hanno raccontato perché le emozioni degli altri sono meglio, dice. Con Santa Marinella si piazza al momento a metà classifica, e non è poco per un giovane come lui in mezzo a tanti Big veri, e il bello è che lui lo sa. “L’ho scritta di getto un paio d’anni fa ispirandomi a un amore che mi è stato raccontato – rivela con sincerità – forse è proprio per questo che quando la canto o la ascolto mi fa stare così bene, perché le emozioni degli altri sono molto più chiare, molto più facili delle nostre”.
Nella serata sanremese di giovedì 4 marzo dedicata alle cover, Fulminacci ha portato sul palco del Teatro Ariston Penso positivo di Jovanotti accompagnato da Valerio Lundini – che ha riscritto una strifa – e Roy Paci. Durante l’esibizione, si è pure cinematato come batterista, bravo peraltro, e in una divertente e fresca coreografia insieme ai due artisti. e pare che la sua versione sia piaciuta pure allo stesso Jovanotti.
Santa Marinella la ritroveremo nel suo secondo album, dopo La vita veramente, intitolato Tante care cose fuori il 12 marzo con dentro anche gli altri singoli Un fatto tuo personale e Canguro, con la cover del disco realizzata, come per i due singoli, da Mine Studio con l’intelligenza artificiale, usando software e tools che agiscono secondo metodi di machine learning detti GAN, e cioè generative adversarial network, e che generano immagini spesso disorientanti. Ecco come Fulminacci ci ha raccontato il suo Sanremo con garbo, semplicità, entusiasmo e simpatia, e un po’ anche i lsuo futuro: