Si commuove Laura Pausini durante il videoincontro stampa quando parla dell’Italia, il suo paese, quello che l’ha capita sin da subito grazie al Festival di Sanremo da cui per lei è cominciato tutto, e a un talent scout chiamato Pippo Baudo, accettandola per come è, nonostante sia felicissima del suo successo all’estero dove però, racconta, non ha paura. La paura ce l’ha qui in Italia, perché sente di più la responsabilità del suo talento, della sua arte e della sua voce che è amata così tanto. Ci racconta anche, Laura Pausini, di non aver ancora ben capito a cosa deve tutto questo successo, perché lei sì e altri no, nonostante ci mettano lo stesso suo impegno. E si sorprende anche un po’ della nomination all’Oscar 2021 che però “sinceramente se non vinco mi rompe un po’, stavolta voglio provarci proprio a crederci, incrociamo le dita e vamos…” chiosa, dopo aver dedicato a suo padre che la avviò da ragazzina al pianobar questo suo nuovo traguardo e anche il discorso che eventualmente farà, incrociando sempre le dita.
A soli quindici giorni dal Golden Globe, celebrato sul palco di Sanremo 2021, Laura Pausini è stata quindi candidata agli Oscar 2021 per la miglior canzone originale con il brano Io sì/Seen (Atlantic/Warner) del film The life ahead/La vita davanti a sé diretto da Edoardo Ponti che ha segnato il grande ritorno alle scene di Sophia Loren, prodotto da Palomar per Netflix e incentrato sul tema dell’accoglienza, dell’integrazione e della condivisione. La canzone Seen/Io sì, che oltre al già citato Golden Globe ha già ottenuto l’Hollywood Music in Media Awards e il Satellite Award, è nata dalla collaborazione con la pluripremiata compositrice statunitense Diane Warren (undici nomination agli Oscar), Bonnie Greenberg (music supervisor di film come Tutto può succedere, Il matrimonio del mio migliore amico, What women want e The Mask) e, per il testo italiano, con Niccolò Agliardi. La notte degli Oscar sarà quella del 25 aprile. Ecco una videosintesi del videoincontro di oggi con Laura Pausini: