La prima cosa che ti viene in mente guardando Security è la seguente domanda: come avranno mai fatto a sposarsi Roberto Santini e Claudia Raffaelli? Cosa mai avranno mai avuto in comune, lui che cerca a tutti i costi la verità, pure entrando nelle vite e nelle case degli altri, lei che la nega a oltranza pur di non perdere la cosiddetta priorità acquisita nella scalata sociale, lui che a un suo ricco cliente dice che no, non è detto che siano stati i migranti, lei che i migranti li chiama indesiderabili e invasori e, pratica parecchio diffusa, ne fa carne da macello per una vincente campagna elettorale. Eppure eccoli lì Roberto e Claudia, che sono in crisi ma continuano a discutere nel bel soggiorno di casa, lui a capo di una ditta di impianti di sicurezza, lei aspirante sindaco, di destra si intende, di Forte dei Marmi, nota località di villeggiatura toscana. Interpretati da Marco D’Amore e Maya Sansa, sono i protagonisti di Security, nuovo film Sky Original da lunedì 7 giugno su Sky Cinema e Now, diretto Peter Chelsom (Serendipity, Shall We Dance?, Hannah Montana) che “un film in Italia con italiani è un sogno realizzato” dice in collegamento proprio da Forte dei Marmi in conferenza stampa. Ispirato liberamente all’omonimo romanzo di Stephen Amidon (Mondadori), già autore de Il capitale umano, Security tenta di dare una risposta non alla mia domanda iniziale, piuttosto a quella che chiede e ci chiede, quanto si è disposti a fare e a perdere in nome della sicurezza, ovvero a quanto si può rinunciare pur di sentirsi al sicuro, anche se in questo caso in gioco c’è ben altro.
Siamo dunque a Forte dei Marmi, che nell’adattamento italiano del romanzo prende il posto di Stoneleigh, tranquilla cittadina del New England, qui guardata dal punto di vista invernale, e quindi oscuro e alquanto inquietante, notturno, con le sue strade buie e deserte e le ville vuote protette soltanto da sofisticati impianti di telecamere di sicurezza mentre i loro proprietari sono a vivere un’altra estate altrove. La comunità che la abita, almeno quella che ci mostra Security, è ambigua, corrotta, vive di pregiudizi e, soprattutto, è pronta a condonare un crimine in nome del potere, con tanti saluti alla giustizia e alla vittima. Un atteggiamento che non riguarda soltanto il caso attuale di cui tratta la storia, ma che è radicato e imputridito da tempo, persino all’interno dello stesso nucleo familiare. Far credere per vincere, mentire per eccedere, calpestare valori per arrivare e restare in cima.
Tutto ha inizio una notte in cui accade qualcosa a Maria Spezi (Beatrice Grannò), una giovane studentessa timida e insicura massacrata di botte che cerca aiuto, senza trovarlo, suonando a tutti i citofoni delle ville disabitate del paese, come una falena ferita che svolazza attorno ad una luce confidando nel suo potere salvifico; dal padre, forse, un uomo alcolizzato con qualche precedente (Tommaso Ragno), a volte i ragazzi lo trovano a dormire sulle panchine e gli fanno le foto e lo mettono in rete. Ma Roberto conosce bene Walter, non se la beve, e comincia a indagare utilizzato tutte le registrazioni delle sue telecamere. Alza il tappeto, senza pregiudizi e in nome della verità, e sotto il tappeto c’è polvere vecchia di anni… Neanche lui tuttavia è completamente innocente, ha taciuto in passato e ha lasciato credere riguardo a qualcosa che riguarda sua figlia Angela (Ludovica Martino), facendo da spalla e sua moglie, e in mezzo sempre Walter… Angela ha una storia con il suo professore Stefano (Silvio Muccino, qui anche cosceneggiatore), egocentrico e narcisista; poi c’è Elena Ventini (Valeria Bilello), ex grande amore di Roberto che chissà cosa li avrà mai separati, e suo figlio Dario (Giulio Pranno), sempre un po’ fuori di testa; e l’imprenditore Curzio Pilati (Fabrizio Bentivoglio), che se lo tocchi va in escandescenza, ma Claudia sa come prenderlo e soprattutto quanto può fare per lei… E poi c’è il buio, altro importante protagonista, avvolge crimini e indagini, e anche le anime dei protagonisti ma Roberto ci si muove bene in fondo “è un essere notturno – dice Marco D’Amore – da quando gli hanno sottratto il sonno…” Ecco una videosintesi del nostro videoincontro con Marco D’Amore, Maya Sansa, Valeria Bilello, Silvio Muccino, Ludovica Martino, Fabrizio Bentivoglio, Tommaso Ragno, Peter Chelsom: