Sono Emma Dante con Le Sorelle Macaluso, Daniele Luchetti con Lacci e Francesco Bruni con Cosa sarà a contendersi il Globo d’Oro 2021 per il Miglior Film e la Migliore Regia. Scelte le terne dei finalisti del prestigioso premio organizzato dall’Associazione Stampa Estera in Italia per riconoscere il valore e il merito che registi, attori, attrici e produttori hanno realizzato nell’ultimo anno. La cerimonia si terrà il 30 settembre nella prestigiosa Villa Aurelia al Gianicolo, dal 1909 di proprietà dell’American Academy, occasione che vedrà nuovamente il pubblico in platea, seppur in numero ristretto, nel rispetto delle restrizioni legate alla sicurezza Covid.
In gara a contendersi i premi troviamo anche per la Migliore Opera Prima Mario Piredda per L’agnello, Alessandro Grande per Regina e Davide Del Degan per Paradise, una vita nuova in lizza anche per la Miglior Commedia assieme a Il grande passo e L’incredibile storia dell’isola delle rose; mentre le serie TV finaliste sono Speravo de mori’ prima, Il Commissario Ricciardi e Suburra. Per la Miglior Attrice scendono in campo sono Alba Rohrwacher, interprete di Lacci; Valeria Bruni Tedeschi per Gli indifferenti e Simona Malato e Donatella Finocchiaro protagoniste de Le sorelle Macaluso. I tre finalisti per la categoria maschile sono, invece, Elio Germano per L’incredibile storia dell’isola delle Rose, Kim Rossi Stewart per Cosa sarà e Renato Pozzetto per Lei mi parla ancora. Mentre Nora Stassi (L’agnello), Cristina Magnotti (Fortuna) e Mattia Garaci (Padrenostro) sono in gara per la sezione Giovane Promessa.
Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Mattia Carratello e Stefano Ratchev per le musiche di Padrenostro e di Cosa sarà e Michele Braga per L’incredibile storia dell’isola delle Rose. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Daniele Ciprì per Il cattivo poeta, Cesare Bastelli per Lei mi parla ancora e Michele D’Attanasio per Padrenostro; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Francesco Bruni di Cosa sarà, Sydney Sibilia e Francesca Manieri di L’incredibile storia dell’isola delle Rose, e Michael Zampino, Heidrun Schleef e Giampaolo Rugo di Governance. Chiudono la ricca serie di riconoscimenti la sezione Documentari, con La Verità sulla Dolce Vita, Fuori era Primavera e Veleno; e quella dei Cortometraggi con Tempi morti, L’ultimo whisky con il cappellaio matto e La stanza più fredda.
Il Gran Premio della Stampa Estera, che premia personaggi impegnati a diffondere la Cultura italiana attraverso l’arte del Cinema, verrà svelato nelle prossime settimane mentre a Giuliano Montaldo va il Premio alla Carriera di questa 61esima edizione del globo d’Oro: “avere un premio così importante mi tocca al cuore” ha commentato il regista genovese. A questa selezione di eccellenze si è aggiunto, per la prima volta, il Premio Italiani nel Mondo, un riconoscimento speciale a chi si è distinto in un’opera cinematografica su una realtà non italiana; un premio pensato come tributo al coraggio e al lavoro di molti talenti italiani, che in un mondo sempre più globale si fanno valere oltre confine, e che verrà conferito al film Miss Marx.
“Sarà un’edizione affascinante – commentano i direttori artistici Claudio Lavanga e Alina Trabattoni – costellata da talenti importanti e numerose opere di valore. Le scelte sono state rese ancora più difficili proprio a causa della quantità e qualità dei film in concorso. Trattasi di tante opere uniche che, come giornalisti di testate estere, miriamo a far conoscere ad altri paesi e ad altri mercati, valorizzando questo settore così prezioso della cultura e storia italiana. I film, i documentari, i corti e le serie TV – concludono Alina Trabattoni e Claudio Lavanga – sono stati uno strumento fondamentale per evadere durante il lockdown, sia per il grande pubblico, che per noi della stampa estera che raccontiamo la pandemia da più di un anno. Sono stati un’ancora di salvezza in un mare di incertezze, una finestra verso mondi possibili, in un momento in cui il nostro sembrava invivibile. Dopo un anno di pausa forzata, a settembre la cerimonia di premiazione sarà un’occasione per celebrare sia il grande cinema italiano, sia quello che speriamo sia il ritorno alla normalità“.
Quest’anno le giurie del Globo d’Oro 2021 sono composte da corrispondenti esteri da ogni parte del mondo, incluso Grecia, Australia, Germania, Albania, Svizzera, San Marino, Giappone, Romania, Svezia, Francia, Turchia, Inghilterra, Olanda, Cile, Bulgaria, U.S.A., Russia, Venezuela, Moldavia, Spagna. Le giurie dei lungometraggi, documentari, cortometraggi e Serie TV sono composte ogni anno da membri dell’Associazione, i quali si offrono di visionarli nel corso dell’anno, su base volontaria. Il Comitato Cinema 2021 è composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) Eurovision, Svizzera; Maarten van Aalderen (Presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia) De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Francesca Biliotti, San Marino TV; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Ewout Kieckens, Reformatorisch Dagblad, Olanda; Antonio Galofaro, Les Temps, Svizzera; Praxilla Trabattoni (Responsabile Sezione Documentario) European Broadcasting Union, Svizzera; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) ITAR-TASS, Russia; Alvise Armellini, Agence France Presse, Francia.