Quattro coppie sposate da anni cui il matrimonio viene improvvisamente annullato in quanto il prete che li aveva dichiarati mariti e mogli in realtà non era un prete. E giustamente il pensiero di alcuni di loro, oltre al fatto di non essere stati mai sposati a loro insaputa, va anche alle varie confessioni fatte al tizio che chissà a quante altre persone avrà raccontato i loro peccati… Dunque, questi matrimoni s’hanno da rifare. Ma non è detto.
Questo il nocciolo di Per tutta la vita, il film di Paolo Costella scritto con Paolo Genovese, ma non lasciatevi ingannare: dimenticate Immaturi dove a un gruppo di amici di una certa erano stati annullati gli esami di maturità, e altre commedie del genere. Per tutta la vita, che non a caso prende ispirazione da un fatto realmente accaduto, va oltre: il ritenersi improvvisamente liberi, senza alcun vincolo o obbligo verso l’altro, provoca reazioni differenti. e a venire gorgogliante a galla è l’amore vero, ma solo quando c’è. Altrimenti a pelo d’acqua affiorano l’egoismo, la falsità, il tradimento, il ripensamento. Approfittare della sorpresa della vita, perché no, per provare a cambiarla completamente. Come se l’altro non ci fosse o non ci fosse mai stato. Un viaggio nei sentimenti a tratti divertente, ma che si fa drammatico e rivelatore di incomprensioni, di legami e opinioni dati per scontati, di incapacità di comunicare, di ingenuità e compromessi. Una seconda chance? Un segnale dell’universo? Un’occasione per tirare le somme e migliorare? Un modo per riprendersi la propria vita? Cosa potrebbe significare lo scioglimento improvviso di un legame fatto di quotidianità, difficoltà, amore, ma anche di firme e timbri a sancire un impegno praticamente eterno? Che Per tutta la vita sia quindi tutto questo lo si deve a una buona scrittura, una regia pensata ad hoc e ovviamente e principalmente a un cast avvezzo a raccontare gli animi e le relazioni complesse della vita.
Claudia Pandolfi e Filippo Nigro, già moglie e marito più di un decennio fa in Amore, bugie e calcetto, interpretano Paola e Andrea, lei che vuole andare avanti con la sua carriera anche se questo vuol dire trasferirsi lontano, lui che le chiede di fermarsi per metter su famiglia, dove il termine famiglia include necessariamente anche la parola figlio. Il tema è sviscerato e portato all’universale grazie anche all’incontro di Paola con la madre di Andrea (una splendida Ivana Monti) che rivelerà alla combattuta e lacerata nuora i suoi segreti e con essi una verità tanto ovvia da sembrare rivoluzionaria: si nasce donne, non madri, la libertà di scegliere è la cosa più importante della vita.
Ambra Angiolini e Fabio Volo sono Sara e Vito: a loro l’annullamento del matrimonio cade dritto dritto sulla causa di divorzio, così scompaiono entrambi e per Sara il dramma è sia sentimentale che economico, visto che c’è anche un figlio piccolo rimasto a vivere con lei. Lei è però una madre perfetta e suo figlio Giulio (Edoardo Brandi) le perdona tutto perché sa che si fa in quattro per lui. Lui invece è sempre stato il classico papà assente e ha già un’altra (la bellissima Euridice Axen) con cui crede di aver iniziato la vita che voleva. Crede.
Claudia Gerini e Paolo Kessisoglu sono Viola e Mark, legati a doppio filo con Giada e Edo interpretati da Carolina Crescentini e Luca Bizzarri, tanto tenera e ingenua lei quanto fedifrago ed egoista lui. Ma il perché di questo legame ve lo facciamo scoprire da soli. Per tutta la vita apre oggi in anteprima il Festival del Cinema Europeo a Lecce per arrivare in sala giovedì 11 novembre</strong >. Ecco le nostre videointerviste a Ambra Angiolini, Fabio volo, Claudia Pandolfi, Filippo Nigro, Carolina Crescentini e Paolo Costella: