, eccoci nell’assolata California. L’ambientazione non è però l’unica differenza tra la prima serie di True Detective e la seconda, al via in lingua originale con sottotitoli in italiano nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 giugno, esattamente alle 3, in esclusiva su Sky Atlantic HD e in contemporanea con gli Stati Uniti, con replica alle 22.10 di ogni lunedì. La serie in italiano partirà invece alle 21.10 di lunedì 29 giugno, sempre su Sky Atlantic. Torna dunque l’acclamata serie targata HBO e firmata Nic Pizzolatto che ha raccolto il plauso unanime di pubblico e critica, ma trattandosi di serie antologica, cambia, appunto, set, e pure protagonisti, interpreti e storia.
Addio quindi anche ai detective Martin Hart e Rustin Cohle con le facce di Matthew McConaughey e di Woody Harrelson e ai loro dialoghi cupi e introspettivi, e benvenuti a ben tre true detective di altrettante differenti forze dell’ordine: c’è il poliziotto corrotto e tormentato Ray Velcoro interpretato da Colin Farrell con baffi esagerati, che lavora a Vinci, nella Contea di Los Angeles, c’è l’agente in motocicletta della polizia di stato, la California Highway Patrol, nonché veterano di guerra Paul Woodrugh cui dà vita Taylor Kitsch, tormentato pure lui perché afflitto da incubi bellici, e c’è stavolta pure una donna, la detective della Contea di Ventura Ani Bezzerides che è Rachel Adams, un po’ in difficoltà a rapportarsi con gli altri e con l’idea fissa di cambiare il mondo, o quanto meno di non assoggettarsi a tutte le sue regole, anche se poi “abbiamo il mondo che ci meritiamo”, le rivelerà Ray.
Anche loro, come i due predecessori, devono indagare su uno strano omicidio, quello del consigliere comunale Ben Caspar, pare corrotto pure lui, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto in autostrada con scritte sataniche incise sul torace. Sul delitto però vuole vederci chiaro anche Frank Semyon, interpretato da Vince Vaughn, un imprenditore criminale che alla morte del socio ammazzato rischia la bancarotta, e neanche la moglie è da sottovalutare: si chiama Jordan, è un’ex attrice e ha la faccia e tutto il resto di Kelly Reilly.
Nel cast anche due note attrici di film per adulti, Amia Miley e Peta Jensen, che si esibiranno in una scena ispirata ad Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick.
Cambio anche dietro la macchina da presa: non c’è più Cary Fukunaga, vincitore di un Emmy Awards proprio per la prima stagione di True Detective, ma ci sono William Friedkin (L’Esorcista) e Justin Lin (Fast and Furious). A loro si deve probabilmente quel po’ di azione in più e forse quel po’ di ironia in meno, nonostante le atmosfere ancora cupe e maledette di un mondo che dà poca speranza. Del resto è pur sempre True Detective…