Spesso la tecnologia aiuta. E ne abbiamo avuto e ne abbiamo ancora palese dimostrazione in questi tempi di pandemia. A volte però può essere la famigerata zappa che ci diamo sui piedi da soli. Ed è esattamente quando accade ad Arturo, un manager rampante che, non potendo assolutamente immaginarne le conseguenze, introduce nella sua stessa azienda un algoritmo che lo rende assolutamente inutile. Da quel momento la sua vita è tutta un’escalation, ma al contrario: Arturo perde fidanzata, lavoro e amici. E nella nostra società di oggi qual è l’ultima spiaggia per chi deve assolutamente guadagnare qualcosa? Andare a fare il rider. Così anche Arturo, con tutte le sue competenze, è costretto ad adattarsi e finisce nelle fauci della multinazionale, nonchè colosso della tecnologia, Fuuber. In tutto ciò però c’è una nota positiva: Stella. Solo che Stella non è una ragazza in carne ed ossa, ma l’ologramma di una app della stessa Fuuber, un algoritmo che conosce perfettamente tutti i desideri di Arturo e per questo gli apparirà non solo come un’ancora di salvezza contro la solitudine in cui si è improvvisamente ritrovato, ma una perfetta anima gemella. Stella però può essere sua gratuitamente soltanto per una settimana, poi Arturo dovrà sottoscrivere un abbonamento, ma purtroppo non ha i soldi….
Presentato in anteprima come evento speciale alla Festa del Cinema di Roma, arriva lunedì 29 novembre in prima tv assoluta su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand E noi come stronzi rimanemmo a guardare, il nuovo film Sky Original scritto assieme a Michele Astori, interpretato e diretto da Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, con Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Valeria Solarino, Maurizio Marchetti, Maurizio Lombardi e Eamon Farren. Un’amara quanto ironica denuncia sociale dei nostri tempi in cui siamo un po’ tutti governati da algoritmi, quei complessi procedimenti o schemi di calcolo nati per facilitarci la vita ma dei quali siamo oramai praticamente schiavi e che nei casi estremi minacciano persino il nostro libero arbitrio, e dove siamo tutti assolutamente assuefatti allo sfruttamento sul lavoro come dei veri e propri stronzi che restano a guardare senza tentare di cambiare le cose. E noi come stronzi rimanemmo a guardare è però anche una storia romantica, una commedia strampalata che strizza l’occhio al fantasy e un film divertente che con allegria pungente ci mette davanti al nostro male di vivere dal quale a salvarci potrebbe essere sempre e ancora l’amore. Il nostro videoincontro alla Festa del Cinema con Pif, Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli: