Si intitola Domenica la canzone che Achille Lauro porta in gara a Sanremo 2022 perché “è il giorno della settimana in cui si sceglie, ci si diverte, si esce fuori, si scopa, si fa tutto ciò che è bello fare – dice l’artista romano nell’incontro stampa durante il quale parla come sempre senza usare mezzi termini, diretto, zero filtri, sincero – Ho letto tante cose su Domenica, ricordo a tutti che agli ascolti avevano detto che Me ne frego faceva cagare, poi però è stato l’evento più dirompente degli ultimi dieci anni della musica italiana, nel bene e nel male. Domenica mantiene un sound estremamente popolare non in senso di pop, ma quel popolare che si è perso, mi sembrava il brano perfetto. Qualcuno si è fermato al sound, qualcuno al testo e si è chiesto come mai l’hanno preso, proprio per questa contrapposizione tra il sound e il testo, ma la mia musica è effettivamente qualcosa che va oltre le canzoni. Sono anche molto contento di portare con me il coro Harlem Gospel, uno dei cori gospel importanti d’America che non sarà solo un coro ma avrà la sua parte del brano”.
Sei bellissima è invece il pezzo scelto da Achille Lauro per la serata delle cover di venerdì che eseguirà assieme alla stessa Loredana Bertè, e anche questa non è una scelta a caso, come non fu quella di portare sul palco dell’Ariston due anni fa Gli uomini non cambiano di Mia Martini: “sia Loredana Bertè che Mia Martini sono artiste che hanno messo al centro della loro musica le emozioni – spiega – Sei bellissima è un brano incredibile, ha il ritornello più conosciuto e pop della musica italiana e le strofe sono struggenti e quasi teatrali, che raccontano questo amore sofferto, questa dipendenza amorosa, questo svilire la donna. Non è assolutamente scelto a caso, la trovo una canzone incredibilmente profonda e emozionante e con un concetto dietro che oggi è assolutamente attuale e da portare sul palco”.
Poi, ecco perché Sanremo 2022: “non vado a Sanremo per compiacimento personale o per cercare apprezzamenti esterni, ma per portare qualcosa di diverso che gli altri non fanno. Quindi sono anni che avremmo potuto scegliere di andare con una ballad, portare 16 marzo, per esempio, o C’est la vie, pezzo a cui sono più legato nella mia carriera, ma lì è un altro mondo, per me è un’esposizione di quello che posso fare a 360 gradi. Utilizzo Sanremo come una vetrina dove andare a proporre il mio progetto in mezzo ad altri cento progetti dell’anno. Roll Royce mi ha dato la lucidità, la visione di proporre l’anno dopo Me ne frego, punto chiave della mia carriera perché è stato come mettere in scena tutto il mio mondo visivo e musicale che per me è un unica cosa: per me la musica si ascolta, si guarda, si percepisce ed è un mondo che spazia ovunque”.
L’11 febbraio, subito dopo il Festival, esce Lauro – Achille Idol Superstar, nuova edizione dell’album Lauro con 7 nuove bonus track, tra cui la stessa Domenica, e una cover che è un’opera originale degli artisti internazionali contemporanei di origine italiana Miaz Brothers: “è il completamento dell’album uscito ad aprile dell’anno scorso che si va a chiudere con dei brani che erano rimasti a metà, ma che erano stati pensati fondamentalmente per questo disco, quindi abbiamo deciso di racchiuderli in questa compilation – rivela Achille Lauro – C’è Fiori rosa che per me è un brano molto identificativo perché è una ballad molto tenera; Foxy che forse getta le basi per quello che sarà il futuro; Sexy Boys che è fondamentalmente blues che avevo un cantiere da un po’, e Rolling Stones che è un brano rock. Abbiamo così quasi concluso il cerchio dell’album”.
Un mondo in fermento perpetuo quello di Achille Lauro, parola d’ordine non fermarsi mai e andare sempre oltre: “vengo da due giorni in cui non ho dormito perché ho diretto il mio videoclip per Sanremo di cui faccio sia il regista che l’attore principale. E vengo da cinque mesi su un’isola dove volevo prendermi un po’ di tempo per vivere la vita, e devo dire che l’ho fatto. Mi sono allontanato dalla civiltà e ho lavorato veramente tanto, ho la musica che penso ci accompagnerà per i prossimi anni. Per me è un momento incredibile perché sono sempre alla ricerca di cose, di sound e di progetti nuovi. Sto lavorando alla musica, ma anche a progetti paralleli e innovativi come potrebbe essere quello del One Night Show che poi è stata un’operazione benefica con la quale siamo felicissimi di aver aiutato il reparto di cardio chirurgica del gruppo San Donato. Per me andare sempre oltre non vuol dire trasgredire o infrangere qualche tipo di regola, significa semplicemente fare sempre qualcosa di diverso e in più che ti dà anche la motivazione per andare a avanti, perché poi ripetersi potrebbe voler dire stagnare nella propria zona comfort e non è assolutamente quello che cerco di fare, tant’è vero che sono anni che cerco di distruggere la mia carriera e ancora non ci sono riuscito…”
Tra i prossimi progetti, oltre al disco, il tour: “sono stracontento di poter aprire il terzo palazzetto a Roma, la mia culla, e di aprire l’Ippodromo a Milano dove sono stato adottato. Perché è sempre bello arrivare a questi livelli come ho sempre sognato e a mettere i piedi in un mondo di professionisti, spero che sia solo l’inizio. Vittime di due anni di chiusura, sarà più un tour strarock’n roll / crossover con un musical, c’è l’Orchestra Magna Grecia e c’è la mia band, sarà uno spettacolo unico e diverso nel panorama italiano, qualcosa che non si è mai visto”.
In cantiere anche un altro evento che si preannuncia assolutamente innovativo e unico e che ci porterà nel metaverso: “sarà la proiezione dell’album nel mondo del metaverso, primo evento al mondo con una grossissima collaborazione tra una fashion house che è Gucci e un artista su un mondo digitale. Perché il mondo cambia e ci stiamo affacciando ad un nuovo utilizzo delle piattaforme, con nuove modalità di ascoltare la musica e di come vivere le esperienze. I ragazzi vivono e concepiscono le cose in modo diverso, in parte sproniamo al vivere le esperienze e a non cadere vittime della tecnologie, in parte diamo un valore nobile a quello che facciamo appoggiandoci a queste nuove strade”.
Ecco una sintesi del nostro videoincontro con Achille Lauro: