24 anni e una grande passione per la musica da sempre, anche per quella italiana, amore che le ha trasmesso il padre. Ana Mena, spagnola di Estepona (Málaga), già apprezzatissima in America Latina e Francia, e anche in Italia, realizza un suo sogno e arriva a Sanremo 2022 con Duecentomila ore cantata naturalmente in italiano e scritta da Rocco Hunt con cui collabora da tempo. I due, come ha raccontato la stessa Ana Mena, si sono conosciuti a una festa nel 2019 e tra loro è subito scattato un grande feeling artistico. Con lui nel 2020 ha interpretato la fortunata A un passo dalla luna e l’anno dopo Un bacio all’improvviso che è triplo platino. Anche all’Ariston si era già esibita: con Riki nella serata delle cover di Sanremo 2020 interpretando con lui L’edera di Nilla Pizzi.
E l’anno scorso Ana Mena è uscita con Musica Ligera, la versione spagnola della fortunatissima Musica leggerissima di Colapesce Dimartino, canzone che tanto l’aveva colpita quando l’aveva ascoltata l’anno scorso a Sanremo, perchè lei il Festival lo segue sempre, sin da piccola. La sua prima canzone in italiano l’ha cantata però nel 2018: era D’estate non vale in cui duettava con Fred De Palma con cui l’anno dopo è tornata a cantare Una volta ancora. Per la serata delle cover di venerdì ha preparato un medley “adatto a tutte le generazioni” dice nel corso del nostro videoincontro, composto da Il Mondo di Jimmy Fontana, Figli delle Stelle di Alan Sorrenti con Rocco Hunt che si diletta in una parte inedita, e Se mi lasci non vale di Julio Iglesias.
Ana Mena è anche attrice: a soli 11 anni è stata scelta come protagonista del TV movie Marisol di Antena3, nel 2010 ha interpretato Vero nella serie Supercharly su Telecinco e nel 2013 Paula in Vive Cantando, sempre su Antena 3. Ed entro l’anno la vedremo su Netflix in una serie dal titolo provvisorio di Benvenuti in Paradiso. Al cinema l’abbiamo invece vista nel film di Pedro Almodóvar La pelle che abito in cui interpreta Norma da giovanissima, a fianco di Antonio Banderas ed Elena Anaya, che è Norma da adulta, e dove canta in portoghese.
La sua Duecentomila ore è una canzone delicata e malinconica, dal ritmo latino: “è una canzone molto speciale – dice Ana Mena – racconta una storia d’amore che inizia e finisce presto, ma insegna messaggi importanti, ha una melodia malinconica che ti prende, spero di emozionarvi…” Ecco il nostro videoincontro con Ana Mena: