Si intitola Miele il brano che Giusy Ferreri ha portato a Sanremo 2022. Una canzone, scritta per lei da Takagi & Ketra, Federica Abbate e Davide Petrella, che ci porta indietro nel tempo, ma quasi in senso cinematografico, come se fosse un piccolo film che si apre e si chiude con la sua voce, già inconfondibile, contraffatta da un grande megafono vintage.
Il video di Miele, scritto e diretto da Fabrizio Conte per la produzione di Borotalco.tv, girato in piano sequenza, racconta le due facce di una storia d’amore, dove Giusy e il suo alter ego non riescono ad incontrarsi. Nella serata di venerdì 4 febbraio, Giusy Ferreri, accompagnata sul palco da Andy dei Bluvertigo, interpreterà Io vivrò (Senza te), brano del 1969 di Lucio Battisti.
“Io vivrò (Senza te) di Battisti Mogol è un capolavoro – commenta Giusy Ferreri – è un brano molto intenso, che ho scelto di cantare appunto perché ritengo sia tra i brani più belli ed espressivi del repertorio della musica italiana. È una canzone che sento fortemente e l’ho da subito immaginata suonata dai musicisti che mi accompagnano solitamente durante i miei live, contribuendo così alla ricerca del suono con gli arrangiamenti di Enrico Brun. Ho da subito fortemente desiderato la presenza del Maestro Enrico Melozzi per aggiungere e curarne la giusta fusione tra il suono rock della band e la musica classica orchestrale. Ho anche da subito immaginato la presenza di Andy dei Bluvertigo per fondere contemporaneamente la magica atmosfera dei synth e aggiungere un viaggio nel tempo. Andy è un artista e polistrumentista completo, la sua presenza darà un tocco affascinante grazie alla sua consapevolezza e al gusto che lo contraddistingue. Ci lega una forte amicizia e stima reciproca, abbiamo avuto già occasione di condividere il palco insieme. Sarà bellissimo condividere anche quello del Teatro Ariston“.
Il 18 febbraio, a cinque anni da Girotondo, esce il suo nuovo album che si intitola Cortometraggi: “Il titolo nasce dai miei live – spiega Giusy Ferreri – Durante i concerti amo definire alcuni brani che ho scritto come dei cortometraggi musicali e questo album racchiude come la narrazione di tanti piccoli film che esprimono concetti, situazioni e stati d’animo di vario genere. Ogni cortometraggio è un piccolo viaggio che ogni volta ha sapori e atmosfere differenti, colori, stili, generi e intensità diverse. È bello pensare che ogni individuo viva ogni giorno una sorprendente quotidianità che spesso varia e a volte si ripresenta ciclicamente”. Il nostro videoincontro con Giusy Ferreri: