“Libertà è poter essere chi voglio“. Parola di Luigi Strangis, vincitore di Amici 2022, cantautore, polistrumentista – a soli sei anni suona la chitarra e poi via via pianoforte, percussioni, batteria, contrabasso – e ora anche doppiatore. Voglio la gonna è il titolo del suo nuovo album che arriva dopo l’EP disco d’oro Strangis con gli inediti e le cover presentate ad Amici. Un titolo che lancia forte e chiaro il messaggio sulla libertà di cui sopra, già trasmesso per immagini nel video del primo singolo Stai bene su tutto.
In Voglio la gonna, in uscita venerdì 14 ottobre, ci sono dieci pezzi a ritmo serrato che parlano d’amore, da Occhi lucidi a Chissenefrega, da Sembra Woodstock a Strano, e poi Non cambia mai, Niente a parte te, Bang Bang, Tracce di Te e Cicatrici, più il singolo già citato, dove l’amore a volte va bene, altre un po’ meno, proprio come nella vita. Anche in quella di Luigi Strangis. “C’è un bel po’ di mio nel disco – ci rivela nella nostra videointervista – soprattutto in Tracce di te che racconta proprio una mia storia“. L’estate scorsa tanti concerti e a novembre tornerà a suonare su un palco, il 16 a Milano e il 20 a Roma. Per la gioia dei suoi fan, anzi: “io li chiamo amici – sottolinea – e avevo tanta voglia di rivederli, e scambiare con loro qualche parola, mi capita a volte di ascoltare delle storie che mi raccontano… io vivrei di live ogni giorno…” Non manca dunque il tempo neanche per un instore tour che parte il 14 ottobre da Milano e finisce il 23 a Curno, nel bergamasco, passando per Roma, Padova, Bologna, Torino, Pontecagnano, nel salernitano, e Palermo.
E non manca neanche il tempo di sperimentare il doppiaggio. Luigi Strangis interpreta infatti le canzoni del Coccodrillo canterino Lyle nella versione italiana di Il Talento di Mr. Crocodile, il live action diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, con Javier Bardem, che sarà presentato in anteprima sabato 22 ottobre ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, e ci sarà anche lui. Tutto questo, e molto altro, nella nostra videointervista a Luigi Strangis: