Questa volta ci avevamo sperato per davvero che il finale fosse diverso. Che il maestro Bellocchio, così come Tarantino, usasse il potere dell’arte cinematografica per cambiare la realtà e che Aldo Moro venisse liberato vivo dalle Brigate Rosse, tornasse alla sua famiglia e tagliasse di netto con la Democrazia Cristiana. Del resto lo aveva già fatto in Buongiorno Notte 19 anni fa, ma alla fine lo aveva scritto chiaro, Bellocchio, che non era andata così. E alla fine anche Esterno Notte ci riporterà alla realtà.
Prima serie creata e diretta da Marco Bellocchio, già passata tra maggio e giugno scorsi al cinema divisa e assemblata in due film, e con successo a molti Festival, Cannes in primis, Esterno Notte arriva finalmente nella forma seriale pensata e cioè in 3 puntate quasi consecutive, il 14, 15 e 17 novembre in prima serata e in prima visione su Rai1.
Il regista emiliano ci riporta dunque alla fine degli anni Settanta e a quel 16 marzo del 1978 in cui Aldo Moro, presidente della DC, stava per dare realtà a quel governo da lui costruito, con l’inedito appoggio del Partito Comunista. Sequestrato con un atto cruento che fa strage degli uomini della sua scorta, tenuto prigioniero per 55 giorni e poi, appunto, giustiziato, secondo la terminologia delle Brigate Rosse. Stavolta però il racconto non si svolge dentro la sua prigione come fu in Buongiorno Notte, ma quasi completamente al di fuori e passa da punto di vista a punto di vista dei personaggi dell’intera vicenda.
In Esterno Notte ognuno di loro è definito e raccontato in profondità: da Papa Paolo Sesto, amico di Moro da anni, dilaniato dal dubbio e dall’impotenza di fronte a una liberazione che non arriverà mai, con tutti i suoi tentativi espliciti e non di riportarlo a casa, magistralmente interpretato da Toni Servillo; all’allora ministro dell’interno Francesco Cossiga, uomo tormentato, qui al limite della paranoia e della labilità psichica, altrettanto bene interpretato da Fausto Russo Alesi;
dai brigatisti Adriana Faranda e Valerio Morucci, ruoli affidati a Daniela Marra e Gabriel Montesi, lei rapita dalla passione funesta per la lotta armata e per l’uomo che ama per cui ha lasciato casa e figlia, che ricaccia dentro commozione e rimorso fino ad esplodere per la delusione di fronte alla disillusione del suo Valerio nei confronti di un’utopica rivoluzione in cui, in realtà, non ha mai creduto; da Eleonora Moro, ed è Margherita Buy a dar vita alla moglie afflitta dal senso di colpa per aver pensato che suo marito non le dava più abbastanza; a quel Don Cesare Curioni interpretato da Paolo Pierobon che si ritrova mediatore tra Papa e BR.
Nel cast di Esterno Notte anche Fabrizio Conti che è Giulio Andreotti, Piergiorgio Bellocchio che è Domenico Spinella, Antonio Piovanelli nel ruolo di Don Pasquale Macchi, Gigio Alberti che fa Benigno Zaccagnini. E in primis Fabrizio Gifuni che porta sullo schermo un Aldo Moro pacato e convinto delle sue azioni, un uomo che non nasconde la sua paura di morire, che spera fino all’ultimo di poter rivedere la sua amata Nora e il suo nipotino, figlio di sua figlia Maria Fida interpretata da Aurora Peres, che fa sempre restare a dormire da lui quando ha davanti un domani impegnativo che lo rende nervoso. Ecco le nostre videointerviste a Marco Bellocchio, Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Toni Servillo, Gabriel Montesi, Daniela Marra, Fusto Russo Alesi, Paolo Pierobon, Aurora Peres: