Nella Napoli degli anni Ottanta, tra Raf che canta Self control e l’undici di Maradona che vince lo scudetto, c’e Anna, una ragazza che corre verso la sua adolescenza. Anna vive in un microcosmo, quello di un palazzo-castello fatiscente e del suo cortile dove si gioca a pallone, si stendono i panni, si spaccia, ci si bacia, e lei che spia dalla finestra con la frenesia di provare tutto ciò che può già farla sentire una donna. Anna è la protagonista di Piano Piano, primo lungometraggio di Nicola Prosatore al cinema da giovedì 16 marzo, ed è interpretata da Dominique Donnarumma, giovanissima attrice gragnanese al suo primo ruolo cinematografico da protagonista dopo un’esperienza con Alessandro D’Alatri in In punta di piedi e due serie TV, Rai e Netflix, come Il Commissario Ricciardi dove la riconosciamo in Benedetta Maione, la figlia del braccio destro del Commissario, e Generazione 56K dove è Gaia.
Ad interpretare sua madre in Piano Piano è Antonia Truppo che ha anche scritto e prodotto il film assieme a Nicola Prosatore, mescolando insieme ricordi e sensazioni. Antonia è Susi, una donna sola cui piace ascoltare tutto ciò che le accade intorno. Esce spesso ma non la vediamo mai fuori dal microcosmo dove vive con Anna. Con lei ha una rapporto conflittuale, ma non più di quello che hanno un po’ tutte le madri con le figlie di quell’età. Susi è l’unica che da quella sorta di comune se ne vuole andare. Tanto prima o poi dovranno sgombrare tutti per fare spazio all’Asse Mediano, la supestrada partenopea costruita realmente negli anni Ottanta, anche se la resistenza sarà dura e senza paura…
Susi si accorge dell’irrequietezza di Anna, e se inizialmente cerca di sopprimere i suoi naturali istinti di provare ad essere donna, presto comprende che non si tratta che di una scommessa con sè stessa: Anna, in preda alla metamorfosi, si impone di essere spavalda, ribelle, coraggiosa, il suo è un atto di sfida con la sua infanzia che la proietta nell’adolescenza, vuole mettersi alla prova, scoprire chi è, cosa e chi le piace. E finalmente trova un varco, una sorta di falla in quel mondo chiuso del palazzo e del cortile, ma anche una sorta di portale che la scaraventa al di là della sua innocenza.
Complice suo malgrado Peppino, interpretato da Giuseppe Pirozzi, tra le new entry di Mare fuori 3, che di lei si innamora. Mentre sarà un inaspettato grillo parlante, eppure noto come Il Mariuolo (Antonio De Matteo, anche lui nel cast di Mare fuori), a metterla in guardia da sè stessa e a riportarla alla giusta velocità della vita. Nel cast anche Massimiliano Caiazzo, finalmente anche fuori da Mare fuori, Giovanni Esposito e Lello Arena.
Il tappeto musicale sostiene bene nelle sensazioni e nelle atmosfere: merito di Francesco Cerasi, compositore e produttore musicale barese, cui è stata affidata la colonna sonora originale di Piano Piano, disponibile in digitale da giovedì 16 marzo, che rispecchia perfettamente le atmosfere degli anni Ottanta, ma anche il senso di inquietudine della protagonista. 11 i brani che la compongono – Tema 87, Anna e il lenzuolo, Le terre, Cirù, La fessura, Anna e il lenzuolo pt. 2, O’ sciancat, La fessura, il fiore, Mariuolo e Tema 87 V2 – suonati dallo stesso Cerasi (pianoforte e sintetizzatori) insieme a Agostino Maria Ticino “Decomposer” (sintetizzatori), che ha lavorato anche nelle fasi di post-pro-produzioni e missaggio.
“Lavorare alla musica di Piano Piano è stato molto stimolante – racconta Francesco Cerasi – Quando si tratta di musica che viene applicata ad un racconto su Napoli, per quanto mi riguarda, le regole generali della sensibilità musicale cambiano. A Napoli, sulla musicalità della sua lingua, sui volti di quei personaggi e sul temperamento partenopeo, ovvero la sublimazione di appartenere ad un ‘Sud’, ogni suono prende un significato diverso. Ne ho dovuto tenere conto ed è stato un pretesto molto piacevole per ricordarmi di come alcuni synth ed alcune batterie elettroniche, che venivano trasmesse dalle autoradio sul lungomare della mia città facevano ‘reazione’ con la salsedine, le urla e il caldo”. Abbiamo incontrato le due protagoniste e il regista di Piano Piano, ecco allora le nostre videointerviste a Dominique Donnarumma e Antonia Truppo, e a Nicola Prosatore: