Bacco e Euterpe. Musica e vino. Quale connubio potrebbe rappresentare al meglio l’arte della convivialità, della condivisione e del piacere… Torna il Morellino Classica Festival 2023 che lunedì 19 giugno terrà il suo concerto d’apertura in uno dei più antichi teatri della Toscana e dell’Italia tutta: il Poliziano di Montepulciano, con l’Orchestra Danze Costumi della Tradizione Culturale Coreana. Tutto da scoprire e condividere dunque il lungo itinerario musicale che offre ad un pubblico eterogeneo, di serata in serata, ma non solo, dell’ottima musica, una natura benevola e accogliente, uno dei migliori vini del nostro paese. Alla fine di ogni concerto infatti, c’è tempo per incontrarsi tutti, degustando un calice di Morellino.
21 i concerti della rassegna itinerante, con il fulcro del teatro Castagnoli. Morellino Classica Festival 2023 è stato presentato a Roma nella sede della Stampa Estera con una conferenza stampa, naturalmente seguita da una convicviale degustazione di Morellino. Conferenza che è stata anche occasione per presentare il libro fotografico che raccoglie i 12 anni di attività della rassegna intitolato Scansano Città del Vino Città della Musica – Morellino Classica Festival Internazionale – la natura, la storia, i grandi interpreti – immagini dell’itinerario musicale tra le colline del Morellino.
“Abbiamo portato il nostro lavoro musicale nella bellissima Maremma Toscana, virtuosa in aspetti pesaggistici e storici, ma mancante di un offerta prettamente musicale – ha ricordato Antonio Bonfilio, ideatore del Festival, insignito il 7 dicembre in Campidoglio del Premio Nazionale Lucio Colletti 2022 per la Musica – Vorrei quindi invitare tutti a pensare a Scansano e alla Maremma non solo come il luogo del vino, di un antichissimo, prezioso vitigno, ma da,alcuni anni anche come terra della musica. La nostra proposta musicale racchiude tutti i sensi, il musicologico il naturalistico, e dei beni di eccellenza come il vino“.
“Il nostro Festival mette insieme chi viene in Maremma, chi ha qui la casa, chi è appassionato di musica e si sposta per godere di concerti di qualità – ha spiegato il pianista Pietro Bonfilio, direttore artistico del Festival che il 6 novembre si esibirà in concerto al Teatro alla Scala di Milano all’interno della programmazione principale della Stagione 2023 – è un evento in cui si incontrano tanti tipi di persone, che mette insieme diversissimi strati sociali e culturali, che coinvolge persone del luogo con concerti di livello. Dopo l’ultimo applauso, ci troviamo a bere un bicchiere di vino, e sono incredibili le connessioni che si creano e il mix di persone che si incontra, e questo non credo sia facile da trovare in altri festival e in altre stagioni di concerti in Italia“. Pietro Bonfilio ha poi annunciato la novità della stagione 2023, e cioè i tre concerti di Piano Festival del 7, 8 e 9 luglio al Teatro Castagnoli, con l’unica data italiana, quella del 7, della pianista russa Polina Osetinskaya, così come quello del 29 luglio sarà l’unico concerto in Italia della soprano inglese Felicity Lott.
Un appuntamento speciale del Morellino Classica Festival 2023 sarà anche quello del 22 luglio con il regista, drammaturgo e attore Marco Filiberti che presenterà in anteprima una parte del suo ambizioso progetto di musica e letteratura ispirato a Marcel Proust, una sorta di jam session jazzistica, tra leit motiv narrativi e musicali, assieme al maestro Stefano Sasso e preceduto da alcuni brani eseguiti dal maestro Bonfilio. “Per me è un ritorno nel territorio di Scansano dove ho felicemente vissuto per sette anni – ha rivelato Marco Filiberti in conferenza stampa – Porterò al Festival questo progetto cui mi sto dedicando da non molti mesi, su Alla Ricerca del tempo perduto di Proust, il romanzo probabilmente pià importante del 900 e probabilmente anche il meno letto per via della lunghezza che spaventa molti lettori.
La sua opera accompagna il mio lavoro e la mia vita da sempre, da qui la follia di un grande progetto dipanato in 5 anni, Quella del 22 luglio sl teatro Castagnoli di Scansano fa parte di una manciata di date che segna il debutto dei primi due studi che gli ho dedicato: uno al tema e alla patologia della gelosia amorosa, elemento fondamentale nell’indagine antropologica, emotiva, spirituale e psicologica dei personaggi di Proust, l’altro alla rivalità tra due grandi vedette dei tempi di Proust, e cioè la grande attrice Berma, figura che Proust ricrea ispirandosi alla figura di Sarah Bernhardt; e Rachel, ispirata a quella di Rejane, attrice del nuovo teatro simbolista d’avanguardia”. Per info e programma completo andate QUI